Covid e chiusura scuole, oggi la decisione per la provincia di Siena

La riunione del comitato regionale per la decisione di proroga della chiusura delle scuole a Siena e provincia

Dopo una settimana di chiusura “a macchia di leopardo” con sette comuni che hanno chiuso le scuole di ogni ordine e grado (compreso il capoluogo) e due che hanno proceduto solo con le superiori, oggi ci sarà la decisione sulle scuole relativa alla prossima settimana. Eugenio Giani, intorno alle 17, il comitato d’emergenza sulla scuola. Verranno valutati i dati del territorio e verrà presa una decisione: per la provincia di Siena potrebbe esserci una proroga della chiusura per alcuni territori comunali.

Se infatti per quanto riguarda il colore della regione, Giani ha annunciato, anche durante la visita di inizio settimana alle Scotte, che la Toscana rimarrà in zona arancione (il link sulle misure restrittive per questo colore), per quanto riguarda le scuole la decisione può essere valutata di settimana in settimana. Secondo il nuovo Dpcm che è entrato in vigore (qui il link del Governo), infatti, in zona rossa le scuole di ogni ordine e grado si chiudono in maniera automatica, mentre in zona arancione, in base ad alcuni parametri, è la Regione ad avere la possibilità di chiudere le scuole di ogni ordine e grado in alcuni territori, anche sentiti i sindaci di riferimento. Resta invece facoltà delle singole amministrazioni comunali procedere con la chiusura di singoli istituto o singole classi.

Asciano, Chiusdino, Monteroni d’Arbia, Monticiano e San Gimignano si sono unite a Siena e Castelnuovo Berardenga e hanno deciso di chiudere le scuole fino a domani compreso. Montalcino e Colle Val d’Elsa, con specifiche ordinanze sindacali, hanno chiuso invece solo le scuole superiori. Proprio a Colle in settimana si è verificato un focolaio in una scuola materna e il Comune ha chiuso immediatamente la struttura. Si è anche sviluppato un dibattito, soprattutto nel capoluogo, sull’opportunità o meno di chiudere le scuole, con la presa di posizione di alcuni genitori e le risposte del sindaco Luigi De Mossi (che ha anche ribadito di aver portato avanti una “scelta dolorosa”) e dell’assessore alla scuola Paolo Benini.