La voce di Sunto inonda la città e un solo pensiero vola: Siena, ancora una volta, trionferà immortale

Un periodo ancora difficile, un periodo buio, grigio, ma che oggi si tinge dei più bei colori di una Siena che si veste a festa per il giorno del suo Capodanno.

Le diciassette bandiere sventolano alle trifore di Palazzo Pubblico, irradiano dei colori delle contrade le vie, i vicoli e i palazzi, poste ai confini ricordano alla città silenziosa che è solo in letargo, che è viva e che il suo cuore batte ancora in quelle bandiere che dentro agli economati attendono solo di poter assaporare di nuovo l’aria fresca, a ritmo dei tamburi.

Il Capodanno senese solidifica il rapporto di Siena con la Vergine Maria. Il legame che la città ha con la Madonna è il più espresso dalla sua tradizione, dalla sua arte e dal palio stesso, e proprio per questo non stupisce la data che un tempo sanciva l’inizio dell’anno.

Il 25 marzo, “ab incarnatione domini“, il giorno in cui si venera l’Annunciazione nella tradizione cristiana, il giorno in cui Maria si eleva ufficialmente al ruolo di Madonna, il giorno in cui Siena ogni anno rinasce più forte e combattiva, resiliente e rivoluzionaria dell’anno precedente.

E per questo, per festeggiare, la città si veste a festa pur in un clima ‘blindato’ a causa dell’emergenza sanitaria. La tradizionale ‘lectio magistralis‘ sarà trasmessa, dalla Sala del Mappamondo, anche su Gazzetta di Siena. Quest’anno sarà Rino Rappuoli, che con il suo team in Gsk sperimenta ogni giorno sugli anticorpi monoclonali per portare Siena e tutto il mondo fuori dal tunnel della pandemia, a tenere da Palazzo Pubblico la lezione.

Ma non solo i colori hanno rotto il grigio dell’assenza.

La voce di Siena è esplosa a mezzogiorno. Le campanine, soprane, hanno serpeggiato per ogni via, rintoccando nelle chiese delle diciassette contrade, portato il loro canto a risvegliare gli animi dei contradaioli.

E ad abbracciare le sorelle più piccole, ad avvolgere Siena nella propria calda stretta d’amore, Sunto.

La sua voce tenorile ha fatto battere il cuore nel petto, pulsare il sangue nelle vene, spinto gli occhi a chiudersi e a ricordare il passo che per ore – due volte all’anno – batte il tempo dell’attesa. Il canto di Sunto risveglia emozioni sopite, accende la miccia della speranza e della volontà, spinge i denti a serrarsi e la mente a pensare: “Ce la possiamo fare, ce la dobbiamo fare“.

Perché lo sanno tutti: Siena trionfa, sempre, immortale.

Francesca Bonelli Grisostomi
Scrivere sempre, scrivere nonostante, scrivere e basta. ᴄ̴ᴏ̴ɢ̴ɪ̴ᴛ̴ᴏ̴ sᴄʀɪʙᴏ ᴇʀɢᴏ sᴜᴍ

2 Commenti

  1. […] Le celebrazioni del Capodanno Senese hanno rincuorato i senesi: la fine del tunnel si intravede, anche se per dire di aver finalmente piegato il Covid si dovrà ancora aspettare. Le Contrade provano comunque a guardare al prossimo futuro. Come hanno confermato il sindaco di Siena Luigi De Mossi e il rettore del Magistrato delle Contrade Claudio Rossi, si sta lavorando, assieme alla Prefettura, alla riapertura delle società di Contrada e per le Feste Titolari. […]

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