“Non posso rimproverare nulla ai ragazzi. Se avessimo vinto saremmo a 29 punti, ci sarebbe da fargli una statua in Piazza del Campo”

C’è molta frustrazione in casa bianconera dopo la sconfitta contro la Fermana, anche se c’è la consapevolezza che la squadra ha fatto una grande partita. Pagliuca, intervenuto in sala stampa al termine della gara, è stato espulso a fine primo tempo: “Ho guardato male l’arbitro perchè secondo me c’era un rigore – racconta il mister -. Secondo lui l’ho guardato in modo minaccioso e mi ha espulso. Ma non voglio parlare di questo. Ai ragazzi non rimprovero niente, a fine primo tempo dovevamo essere avanti 3-0. Giandonato è stato bravo, ha fatto un eurogol che non rifarà più nella vita. Qualsiasi squadra sarebbe morta dopo l’infortunio di Buglio, invece loro hanno continuano a lottare. Non è stata una giornata sfortunata, il calcio è anche questo“.

“Abbiamo tanti infortuni, anche Disanto squalificato – prosegue Pagliuca -. Ma noi dobbiamo analizzare la prestazione. I ragazzi hanno ripreso una partita che altri non avrebbero ripreso. Loro hanno fatto un tiro e mezzo in porta e non ha fatto tre passaggi. Insulti dei tifosi? Il direttore non parlava della curva, i rapporti non sono cambiati. Se avessimo vinto saremmo a 29 punti, ci sarebbe da fare ai ragazzi una statua in Piazza del Campo“.

Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

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