“Al presidente non era stato chiesto niente, eppure prima ha stipulato contratti pluriennali, ora prende prestiti. Anche Pagliuca è responsabile della situazione di Silvestri e Crescenzi”

Cresce l’ansia tra i tifosi del Siena per la situazione societaria. Ieri sera si è riunita l’assemblea dei soci del Siena Club Fedelissimi per elaborare una linea alla luce degli ultimi avvenimenti. Il presidente Lorenzo Mulinacci, intervenuto ai nostri microfoni, ci ha raccontato di cosa si è discusso e ha analizzato tutte le problematiche che scuotono il mondo bianconero: “E’ stata un’assemblea molto partecipata – afferma Mulinacci -, c’erano più di sessanta persone. C’è preoccupazione per tutti questi stravolgimenti societari annunciati dal presidente. Ieri sera l’incontro con Salvini non è andato a buon fine, ma noi tifosi nutriamo grande fiducia in lui”.

La sensazione è quella di trovarsi di fronte a un film già visto di recente: “Per il quarto anno consecutivo si parte con delle idee in estate e poi a gennaio c’è un ridimensionamento – prosegue Mulinacci -. Quest’anno al presidente non era stato chiesto niente, se non di fare un campionato tranquillo. Siamo partiti con contratti pluriennali e un ds esperto per rilanciare il futuro, poi a gennaio ci si accorge che è stato fatto il passo più lungo della gamba, si mandano via i giocatori con contratti onerosi e si prendono prestiti. Questo non lo accettiamo. Domenica metteremo uno striscione per dimostrare la nostra insofferenza”

Non è esente da critiche anche il tecnico bianconero Guido Pagliuca: “Silvestri e Crescenzi si stanno allenando e sono a disposizione – spiega -, anche se la scelta di non farli giocare l’ha imposta la società, la responsabilità è di Pagliuca. Uno come lui, che è spesso molto tagliente con gli arbitri, dovrebbe dimostrare lo stesso carattere nei confronti di una società che gli smantellando la squadra”.

Destano parecchie perplessità anche le voci sui mancati pagamenti: “Sono voci per l’appunto – prosegue il presidente dei Fedelissimi -, fino a quando qualcuno non parla non ci mette la faccia, come ha fatto il responsabile scouting alla Gazzetta di Siena, possono essere smentite facilmente dal presidente. Arrivano tante voci di insofferenza totale dai dipendenti, dai fornitori, dai membri del settore giovanile e collaboratori, ma anche se non riscuotono e restano zitti“.

Ai vertici della società ci sono stati tanti avvicendamenti ultimamente: “”Siamo molto legati a Mangiavacchi – prosegue Mulinacci -, perchè negli anni ha dimostrato attaccamento alla società, ci è stato una vita e ci siamo rimasti male quando è andato via. Condivido quello che ha detto su Salvini. La società sta mandando via i giocatori importanti per risparmiare sugli stipendi, Salvini non può accettarlo e questo è sinonimo di serietà. Se il mercato lo fa Ferroni è come se fosse stato mandato via. Non conosco personalmente Ferroni, ma la fiducia è zero. Non mi risulta che sia mai stato a grandi livelli. Secondo me in una situazione complicata come quella che si prospetta ci voleva qualcuno di esperienza e lui non ce l’ha“.

Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

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