In un lungo comunicato 15 dissidenti iscritti al Pd chiedono la revoca del commissario Sarracino

Non si placano le divergenze all’interno del Pd ed è ancora scontro sulla nomina del commissario Marco Sarracino, fresco di ratifica. Quindici iscritti, tutti nomi “pesanti” all’interno del partito, con un lungo comunicato ben chiaro fin dalla scelta della mail inviante (NoKommissario) hanno criticato la nomina di un “commissario ritenuto illegittimo”.

I firmatari

Tra i nomi la capogruppo in consiglio comunale Giulia Mazzarelli, ma anche Franco Ceccuzzi, Simone Vigni, Domenico Gioia, Claudio Parigi, Nicola Malvinni, Massimiliano Bruttini, Marco Borgogni, Germana Lorenzoni, Carolina Persi, Gianlcuca Iachini, Gianni Guazzi, Flavio Pasquinuzzi, Alessandro Lepri, Mauro Balani.

Ritengono che il commissario sia illegittimo “perché frutto del mancato rispetto dell’iter procedurale previsto dagli statuti. Scelte che hanno ridotto l’Unione Comunale di Siena a filiale di una corrente privandolo di autonomia e dignità e spingendola verso una deriva massimalista. Un giudizio avvalorato da come si sta muovendo il deputato della Campania calato su Siena per guidare la vecchia componente che ha gestito il Pd negli ultimi dieci anni. E collezionato due rovinose sconfitte elettorali. Un commissariamento finalizzato, infatti, a “sistemare” gli assetti della propria componente in funzione delle prossime scadenze elettorali. Facciamo appello a tutti coloro che credono nella democrazia, nel pluralismo e nei caratteri fondativi del Pd – aperto alle esperienze del cattolicesimo democratico ed alle esperienze riformiste – affinché ci si batta per un Pd rinnovato, autonomo e capace di costruire un nuovo centrosinistra per battere la destra e rilanciare la città verso il futuro”.

Dito puntato anche sulla modalità di voto, fortemente criticata qualche giorno fa anche dal deputato Marco Simiani. “La modalità di voto per la ratifica del commissario ha reso ulteriormente illegittima la sua nomina in assenza del parere obbligatorio e collegiale della commissione di garanzia. Ed ha confermato la volontà di non affrontare una discussione politica sul futuro del Pd di Siena, per ridurre tutto ad atto burocratico e prevaricatorio. Ciò è dimostrato anche dalla non partecipazione al voto di un numero importante di membri della direzione regionale. Un esito che ha certificato l’essenza di atto esclusivo della sola maggioranza”.

Sono circa 90 i membri della direzione regionale che non hanno partecipato al voto, alcuni dei quali dichiarando pubblicamente il motivo.

La richiesta di revoca

Spiegano i firmatari. “Servono pazienza, capacità di ascolto, umiltà e verità per riconciliare il Pd con la città. E per riconciliare il Pd con se stesso, superando sia la prevaricazione che l’autoritarismo. E’ necessario restituire cittadinanza a quella militanza di base che agisce con disinteresse. Oggi è stata marginalizzata dalle filiere di potere, accomunate solo dal carrierismo. Obiettivi che si possono perseguire e raggiungere solo con la collegialità e la libertà di pensiero che oggi nel Pd di Siena sono state sospese con metodi autoritari”. E concludono chiedendo la revoca della nomina di Sarracino. “L’attuale commissario va subito revocato in attesa dell’esito del ricorso presentato alla commissione di garanzia regionale. E non di meno per il suo carattere di parte che ne inficia la terzietà”.

Susanna Guarino
Lascio agli altri la convinzione di essere i migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui