Il commissario del Pd Sarracino: “Incontrerò i gruppi di opposizione in Consiglio Comunale. Presto un’iniziativa a Siena con Peppe Provenzano”

Da qualche settimana Marco Sarracino è stato nominato commissario del Pd senese dal segretario regionale Emiliano Fossi. Uomo vicino alla segretaria nazionale Elly Schlein, Sarracino deve confrontarsi con una situazione difficile, non solo perché il Pd viene da due sconfitte elettorali di fila a Siena, ma anche perché sul tavolo c’è la questione del ricorso sull’elezione a segretario comunale di Guido Leoncini. Sarracino però è pronto per dare una scossa a tutto il partito.

Quali sono i mali del Pd senese?

“Non parlerei di mali, ma di un partito che necessita sia di riconnettersi con le questioni della città, una fase di rinnovamento profondo. Le sconfitte sono solo alcuni dei motivi per cui è stato commissariato. Ne usciremo tutti insieme, anche facendo diventare le questioni locali, questioni nazionali. La nostra opposizione si muoverà su due canali: la critica nel merito delle scelte sbagliate da parte della maggioranza ma anche costruendo un progetto alternativo per la città”. 

Il rinnovamento parte anche da un cambio di classe dirigente?

“Non sono mai stato a favore della rottamazione. Il tema di come selezionare la classe dirigente è però sicuramente importante. Non è legato all’età anagrafica delle persone, ma alla qualità e alla credibilità con cui si portano avanti delle battaglie politiche”.

Il Pd a Siena sconta una disaffezione dovuta a vicende passate?

“Veniamo da due sconfitte consecutive, quindi un problema c’è. Siamo stati percepiti come un partito legato esclusivamente al potere. Non demonizzo questa parola, però il potere non deve essere il fine ultimo da raggiungere in ogni modo ma il mezzo per cambiare Siena e l’Italia”.

In questo momento c’è una spaccatura all’interno del Pd senese, come gestirete questa situazione?

“Divisioni? Se parla dei ricorsi non posso entrarne nel merito, poiché è un compito degli organismi di garanzia. Come ho già detto nell’assemblea degli iscritti, e credo che questo passaggio sia stato apprezzato, se c’è qualcuno che non crede di non riconoscere il lavoro che stiamo facendo sul campo, allora faremo opposizione anche per loro. Il mio avversario è la destra”.

Cosa può dare il Pd alla città?

“Dobbiamo tornare a essere un partito utile. Ci sono dei mondi che ci hanno voltato le spalle ma vorrebbero tornare fidarsi si noi. A loro dico utilizzate il Partito Democratico come strumento di auto-rappresentanza. Venite nel Pd e facciamo una battaglia politica comune, così quelle battaglie possono diventare non il problema di una persona ma di una grande comunità. Il Pd che voglio costruire con tutti sarà un luogo aperto, che si cali nella realtà, nella rabbia, nelle ambizioni della città. Anche per questo nei prossimi giorni costruiremo un gruppo di lavoro che mi aiuterà e affiancherà in questa sfida”.

Quali saranno le prossime mosse del Pd?

“Incontrerò presto i gruppi di opposizione in Consiglio Comunale. Fra alcuni giorni annunceremo i dettagli di un’iniziativa con Peppe Provenzano, il nostro responsabile esteri, che verrà a Siena. Si parlerà delle questioni internazionali, in particolar modo di ciò che accade in Medio Oriente. Una vicenda che ci riguarda tutti. Prima delle europee invece faremo una assemblea sul tema del Biotecnopolo, su cui segnalo una interrogazione sia dei parlamentari del Pd che del gruppo consiliare senese”.

Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

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