L’annuncio del passaggio di Mps a Unicredit dovrebbe arrivare nei giorni immediatamente successivi alle elezioni suppletive
Manca poco per la scadenza della due diligence che UniCredit sta conducendo sugli asset di Mps, fissata tra il 7 e l’8 settembre. Tuttavia, secondo alcuni voci di corridoio trapelate negli ultimi giorni, non è esclusa l’ipotesi di una proroga, che porterebbe l’annuncio dell’acquisizione di Mps da parte di Unicredit dopo le elezioni suppletive.
Unicredit entrerebbe in possesso di tutta la rete di sportelli della Banca, tranne le 150 filiali del sud Italia che finirebbero nelle mani del Mediocredito Centrale, entrato nella data room nel corso della settimana scorsa. Per quanto riguarda invece la questione del marchio, potrebbe essere utilizzato in via eccezionale, e temporanea, a Siena e in Toscana.
Mentre prendono corpo questi scenari, il leader della Lega Matteo Salvini, sia al forum di Cernobbio, sia ieri nel corso della sua visita a Siena, ha rilanciato l’idea della creazione di un terzo polo: “Abbiamo un progetto alternativo, cioè che intorno al Monte Dei Paschi si riuniscano altre banche, per farla diventare la Banca delle piccole e medie imprese. Mentre infatti Intesa e Unicredit sono le grandi internazionali, mi piacerebbe invece che gli sportelli del Monte possano essere da riferimento per le Pmi. Un terzo polo bancario dedicato alle piccole e medie imprese può nascere anche perché ricordo che Mps ha chiuso i primi sei mesi di quest’anno con un utile di più di 100milioni di euro, sarebbe assurdo aver messo dei soldi pubblici per sistemare una banca che poi viene svenduta, è una follia”.
Nel frattempo, i due protagonisti dell’acquisizione del Monte, ovvero il Ceo di Unicredit Andrea Orcel e l’ad di Mediocredito Centrale Bernardo Mattarella, sono attesi in audizione dinanzi alla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario in programma il 14 settembre.
