Il Siena presenta un nuovo logo che guarda al futuro. Un “brand globale”, per distinguersi dentro e fuori dal campo

Il 15 luglio è una data importante per il Siena calcio. Da oggi lo storico Club nato nel 1904 si evolve catapultandosi nel futuro con una nuova pelle, ma mantenendo inalterata la sua storia, la sua tradizione ed il suo valore. La presentazione istituzionale dell’innovativo logo, avvenuta questa sera nella sala “Italo Calvino” del Complesso museale di Santa Maria della Scala, ha svelato la filosofia che guiderà la Società bianconera, proiettandola dentro e fuori dal campo grazie ad una moderna identità visiva che sarà il brand e lo stile del “Siena Robur 1904”.

Il nuovo simbolo dei bianconeri sta alla base di un ‘rebranding’ voluto dalla proprietà come innovazione completa. Un messaggio affidato all’immagine su cui potersi riconoscere, ma al tempo stesso identificativo capace di abbracciare settori ed ambiti diversi della quotidianità: dallo sport alla comunicazione, dal merchandising alla finanza. Un “brand globale”, distintivo ed iconico, ancorato però alle proprie radici, con coerenza, onore e fedeltà, che include ed esprime la sintesi e l’essenza della vecchia e cara Robur.

Il logo

La particolarità del nuovo logo sta nella sua malleabilità. Nasce infatti come stemma di una squadra di calcio, ma una volta privato degli elementi più identificativi del panorama calcistico diventa un marchio rappresentativo del brand ‘Siena’ applicabile a qualsiasi contesto extracalcistico.

Possiamo definirlo quindi un logo dinamico, uno stemma tridimensionale, non simmetrico, che in pochi segni grafici racchiude diversi concetti. L’ovale oro vuole richiamare lo stemma storico cucito sulle maglie dei successi della serie A e racchiude uno spicchio di balzana, a rimarcare il sentimento di appartenenza, che può essere letto anche come una sezione della maglia inquartata, cara alla tifoseria.

Su questa campeggia un omaggio alle origini, il richiamo alla mitica Robur da cui tutto è nato.. la parte sinistra usa invece le classiche strisce bianconere che con un gioco di prospettiva vanno a creare la base del cappello della Torre del Mangia.

Il disegno è completato dalla scritta Siena per la quale è stato appositamente disegnato un carattere moderno con un richiamo forte alle lettere delle lapidi della toponomastica cittadina. E proprio la Torre del Mangia è stata individuata come un simbolo identificativo nel quale i tifosi e i cittadini possono riconoscersi, a discapito della classica lupa che purtroppo, in ambito calcistico, non ci rende assolutamente così unici come invece merita Siena ed il Siena.

Le dichiarazioni

Il presidente della Società bianconera, Armen Gazaryan, ha sottolineato che “abbiamo voluto un logo essenziale, con i tratti distintivi della città e della società sportiva per renderlo un brand popolare non solo fra i tifosi, ma anche fuori dall’ambito calcistico. Un marchio che identifichi subito Siena e la Robur, che diventi familiare pure a chi non è un appassionato di calcio. La nostra è una strategia aziendale che guarda oltre”.

Soddisfatto ed emozionato il grapich designer Marco Cheli che ha realizzato il nuovo simbolo: “Progettare un logo – ha detto – è sempre una sfida stimolante che diventa impegnativa quando devi riuscire a seguire le linee guida del committente, ma anche e soprattutto a non scontentare chi di quel logo ne vorrebbe poter fare il simbolo di una passione“.

“Il mondo del calcio – continua Cheli – sta cambiando e quelle che prima erano delle semplici società sportive ora vogliono essere delle aziende che ragionano in termini istituzionali e commerciali, motivo per cui dobbiamo abituarci ad abbandonare l’iconografia classica degli stemmi propria del mondo del calcio per avviarci verso linee più moderne e più consone alla costruzione di un brand“.

L’assessore comunale allo sport, Paolo Benini, ha voluto rimarcare “l’importanza del progetto della società del Siena che si è data obiettivi ambiziosi e che sta dimostrando nei fatti di voler ripartire con grandi professionalità. La passata stagione è stata un anno difficile, ma adesso dobbiamo guardare avanti grazie anche alla vicinanza della tifoseria”.

“Il clima e l’unità – continua l’assessore – del resto sono elementi fondamentali e lo dimostra la nostra Nazionale che ha vinto gli Europei avendo tutti ben chiaro il lavoro da svolgere. Il Siena merita di ritornare nei grandi palcoscenici del calcio e non dimentichiamoci mai che lo sport è un veicolo primario d’immagine che ha importanti ricadute anche sulla collettività e città”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui