Il Comitato per la Palestina ha denunciato anche alcuni insulti razzisti ricevuti da una ragazza palestinese nel corso della manifestazione

Il Comitato per la Palestina ha fatto irruzione nel corso di una seduta del Senato Accademico dell’Università di Siena prima della votazione di una mozione per l’interruzione dei rapporti con gli atenei israeliani. Tante le bandiere per la Palestina e gli striscioni esposti nel cortile e nei corridoi del Rettorato, i manifestanti hanno più volte intinato il coro “Free Palestine”.

Nell’occasione il Comitato ha anche denunciato alcuni insulti razzisti rivolti verso una ragazza palestinese da parte di due persone proprio stamattina, durante la manifestazione. La ragazza ha raccontato l’episodio davanti al Senato Accademico, e quindi anche davanti al Rettore dell’Università Di Pietra, dicendo anche di non sentirsi sicura a vivere in Italia.

“Abbiamo aderito allo sciopero dell’Unione Sindacale di Base per chiedere la rescissione di ogni rapporto tra le università italiane e israeliane – afferma Mattia Pagni, membro del Comitato. Vogliamo che l’Università di Siena sia uno spazio libero dall’apartheid, non sia complice del genocidio e della violenza coloniale che si sta perpetrando da più di cento anni. L’Università israeliane sono coinvolte nell’addestramento militare e nello sviluppo di tecnologie che vengono utilizzate per uccidere o opprimere la popolazione palestinese”.

La mozione è stata poi bocciata con soli quattro voti a favore da parte del Senato Accademico, tutti gli altri contrari.

Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

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