Giovanni Deidda ha 26 anni e ha iniziato a suonare per gli amici e per i matrimoni nelle colline senesi. Adesso è il Resident del Billionaire di Dubai
Giovanni Deidda, in arte Giovanni Deitz, è un ragazzo che è riuscito a fare della propria passione il proprio lavoro. Quello che poteva essere solo un sogno per Giovanni, diventare uno dei DJ del Billionaire di Dubai, è diventato realtà. Come per Filippo o Duccio, la storia di Giovanni è un’altra dimostrazione che i “figli di Siena” (o provincia) hanno voglia di farsi conoscere nel mondo e ci riescono.
“A 17 anni con i soldi del compleanno mi sono comprato il primo controller ed ho iniziato così a suonare in camera mia. Con il tempo sono arrivate le prime feste tra amici con le persone che hanno iniziato a chiamarmi sempre di più. Non ho mai detto di no a nessuno andando nei posti più sperduti, dal Monte Amiata alle colline degli agriturismi di Montalcino. Quando ancora non avevo la patente, dopo le serate, veniva mio nonno a riprendermi nel cuore della notte. La mia famiglia mi ha sempre appoggiato ma voleva essere sicura che dedicassi anche allo studio, così mi sono laureato in Ingegneria informatica a Siena.”
“Suonare per tutti, nessuno escluso”
Giovanni ha un “mantra”: suonare per tutti senza escludere nessuno, cercando di svariare il più possibile su più generi musicali, scendendo anche a compromessi. Il compromesso, che spesso per i DJ viene visto come una limitazione, con il tempo per Giovanni è diventato un interesse.
“Mi sono accorto che potevo fare una ricerca musicale dal punto di vista degli eventi privati di stampo internazionale. Conoscevo già abbastanza bene l’inglese e mi piaceva fare i Destination Wedding, i matrimoni in Valdorcia. In queste serate suoni per delle famiglie straniere e sei costretto ad andare a ritrovare le classifiche top 100 dei loro paesi di origine, scavando sia nel presente ma anche nel passato. Ho sempre fatto ricerche maniacali per portare un particolare in più nella serata e questi eventi mi hanno permesso di fare esperienza nella clientela di stampo internazionale. Mi sono accorto che mi gratificava molto suonare per gli stranieri.”
I primi passi di Giovanni nei locali ed i suoi studi all’Università di Siena…
“Parallelamente agli eventi privati, che facevo per fare cassa, ho suonato dal 2015 al 2022 per il gruppo Morositas nel privè del Papillon. Ho fatto anche il Figaroe a Siena, dove per anni sono stato uno dei pochi DJ che suonava sia nella sala principale che nella secondaria. Nei club mi è sempre piaciuto suonare nelle seconde sale perché mi potevo sbizzarrire con i brani più underground. Essendo anche un produttore, arrivavo molto prima per montare l’attrezzatura e sentire come suonavano le tracce che producevo. Come saprete, le seconde sale sono quelle per i fumatori ma i non fumo. Nonostante mi ritrovassi in questi luoghi angusti e poco confortevoli per me, ero la persona più felice del mondo. Parallelamente avevo il percorso da studente universitario. Non è stato facile far combaciare gli orari della vita notturna con quelli di riposo e studio.”
Un percorso quello universitario che ha formato DJ Deitz anche dal punto di vista del carattere. Un percorso che gli è servito per fondare Frame, un’azienda che ha sede a Poggibonsi e che si occupa di marketing digitale. L’azienda è nata durante il Covid ed è stata fondata da lui e altri due amici PR ed un amico fotografo. Impossibilitati a continuare a lavorare nel mondo delle serate, si sono rimboccati le maniche e si sono reinventati aprendo questa impresa. Un progetto che tutt’ora va avanti e che Giovanni segue progettando siti internet in remoto da Dubai.
La Sardegna, il Billionaire e poi Dubai
“Nel 2020 ho vinto il concorso Mini Meets Music, organizzato da Luca Guerrieri, dove mi sono interfacciato per la prima volta in produzioni professionali andando a suonare per aprire a Salmo e Bob Sinclare. Grazie a delle persone che credevano in me ho avuto la possibilità di fare una stagione in Sardegna in un club dove facevo i live diurni, dalle 18.00 alle 1.00. Un giorno, per puro caso, è arrivata la chiamata dal Billionaire che mi ha chiesto di fare una sostituzione all’ultimo momento.”
“Non conoscevo ne la struttura del club ne il suo impianto ma questi anni di gavetta mi avevano permesso di sapermi adattare a tutto. A fine serata mi hanno preso da una parte e mi hanno proposto di suonare per loro fino a fine stagione. Così facevo dalle 18.00 alle 1.00 nel club con cui avevo iniziato l’estate e poi andavo a suonare al Billionaire fino le 6.00 del mattino.”
Una stagione estiva di alto livello che ha permesso a Giovanni di ricevere nello stesso anno una chiamata per suonare ad un evento di Formula Uno ad Abu Dhabi. Successivamente, è arriva la chiamata da Dubai.
“In una settimana ho messo la mia vita dentro ad un paio di valige e sono partito. La mia famiglia? Quando ho fatto la stagione in Sardegna mi ha detto di pensarci bene perché avevo più di 20 matrimoni fissati. Così ho iniziato a fare un giro di chiamate ai miei amici DJ per farmi sostituire e li ho coperti tutti. Gli unici 4 eventi che non ero riuscito a coprire li ho fatti personalmente, facendoli rientrare nei miei 4 giorni liberi di tutta l’estate. Fortunatamente non ci sono stati intoppi con i voli e sono riuscito a fare tutto.”
“Per Dubai invece la mia famiglia è stata decisa nel dirmi di andare. Mi hanno detto che loro in qualsiasi caso ci sarebbero stati per me e mi hanno rassicurato. Adesso sono qua da quasi due anni ed è una città incredibile.”
Siena e la sua movida
“La mia prima esperienza dentro le mura di Siena è stata al Civico 6. Non è stato facile e sono convinto che tutt’ora i ragazzi che organizzano le serate in città stanno facendo questi sforzi in nome della passione che hanno per la musica. Sono sicuro che ci sono dei gruppi validi che contribuiscono a una città che non è una metropoli e quindi ha i suoi target. Adesso non ho più i titoli per poter fare un commento alla movida senese perché non la sto vivendo. Sono convinto che i talenti ci sono e che delle cose belle succederanno. Le cose belle succedono sempre. La movida ed il club sono parte integrante di noi e servono tantissimo alla nostra società.”
