Toscana

Le linee guida per cinema e discoteche: ecco cosa si potrà fare dal 13 giugno

Emanata nuova ordinanza del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, per la riapertura di varie attività dal 13 giugno con le relative linee guida: i cinema e gli altri spettacoli dal vivo, i congressi e i grandi eventi fieristici, le sale giochi e scommesse, le cerimonie, le discoteche, gli impianti di risalita. Si dettano anche linee guida per i rifugi montani e gli ostelli.

La Regione Toscana ha definito, tramite apposita ordinanza, quali comportamenti si dovranno adottare: si tratta di linee guida, molte delle quali comuni con le altre regioni, che vanno ad integrare il vademecum, che era già stato stilato per le altre attività che sono già ripartite e dove sono state apportate, nelle ultime riunioni, piccole modifiche, chiarimenti o semplificazioni.

Le linee guida più attese erano quelle sui congressi e i grandi eventi fieristici: soprattutto quest’ultimi, rimasti in una sorta di limbo.

I congressi, ma anche le fiere si potranno dunque organizzare assicurando la solita distanza di un metro tra gli utenti e valutando il numero dei partecipanti rispetto agli spazi, in modo da evitare assembramenti. Se tra un posto a sedere e l’altro non si potrà garantire il metro di distanza si potrà derogare installando barriere fisiche.

Quanto a discoteche e locali simili destinati all’intrattenimento, altre misure fortemente attese, potranno riaprire, ma sarà necessario rimodulare la capienza in modo da garantire un metro di distanza sempre, e due tra chi accede alla pista da ballo. Preferite, anche in questo caso, sono le prenotazioni e la compilazione di moduli on line. L’attività da ballo per adesso sarà però consentita solo all’aperto, in terrazze o in giardini, ad esempio. Laddove non sia possibile rispettare il metro di distanza tra le persone sarà obbligatorio indossare sempre la mascherina.

Qui il documento completo.

Alessandro Lorenzini
Da bambino c’è chi sogna di fare l’astronauta, il calciatore, il pompiere. Io sognavo di fare il giornalista, forse influenzato dalle mie letture, dalle mie canzoni, da qualche film visto al cinema o in tv. Fra mille difficoltà sto provando a portare avanti il mio sogno, con trasparenza e umiltà, mettendoci la faccia (e la firma). Sono nato e vivo a Siena, in una città problematica, ma magica, che ti scaccia e ti abbraccia, che ti allontana e ti spinge a tornare, come una sorta di elastico, in un legame comunque inscindibile per sempre.

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