Studenti e operai uniti nel rivendicare i propri diritti

Nella piazza delle Logge del Papa i ragazzi e le ragazze del Comitato “Io studio in Toscana”, in una strana alleanza con gli operai del movimento Insorgiamo, che da otto mesi occupano lo stabilimento di Campi Bisenzio, hanno affisso striscioni con scritto: “L’ipocrisia della Regione ha acceso la miccia della ribellione”.

Il Comitato “Io studio in Toscana” è nato in seguito al taglio dei finanziamenti regionali all’azienda del Diritto allo Studio Universitario deciso dal Consiglio regionale lo scorso dicembre con una delibera. Insorgiamo è il movimento che unisce gli operai ex GKN con solidali e attivisti che hanno deciso di sostenere la lotta del Collettivo di Fabbrica dal 9 Luglio 2021, giorno in cui i 422 operai dello stabilimento fiorentino sono stati licenziati con una mail.

Marianna, membro di Cravos, associazione universitaria senese che ha organizzato il Comitato e le rivendicazioni verso la Regione, spiega che: ”Siamo riuniti oggi con il Comitato “Io studio in Toscana” e con i lavoratori GKN per rivendicare quello che è un diritto, il diritto a studiare; che non sia un privilegio delle classi sociali più agiate. Oggi siamo uniti per rivendicare il nostro diritto, che ci stanno togliendo con i definanziamenti fatti dalla Regione Toscana”.

Marianna aggiunge che: ”I finanziamenti non possono essere rimpiazzati con investimenti che vengono sottratti alla ricerca e all’istruzione”. Allude al fatto che nella delibera regionale 1376 in cui sono annunciati i tagli è specificato che questi saranno sostituiti da fondi europei (Por Fse+ 2021-2027) o altri fondi nazionali o regionali. Cravos si è già espressa in merito su GazzettadiSiena, la rappresentante Francesca Parri ha infatti detto che l’associazione non ritiene plausibile la sostituzione di quei fondi con risorse nazionali, dato quest’anno anche i fondi nazionali al diritto allo studio sono stati tagliati, e ha precisato che non si augura che siano sostituiti da fondi inizialmente destinati ad attività di ricerca e laboratorio, come si teme.

Cosa ci fanno in tutto questo gli operai della GKN? Marianna spiega che: “Ci stanno affiancando nella nostra lotta per il diritto allo studio, è importante che la lotta converga con tutte le classi sociali e che noi studenti e studentesse possiamo lottare al fianco della classe operaia”. Il movimento insorgiamo gira da mesi per l’Italia organizzando incontri con realtà studentesche e lavorative per raccontare la loro condizione e promuovere la manifestazione generale GKN, che si terrà il 26 marzo a Firenze.

L’unità è l’unica strada per riuscire a farci sentire ai piani alti – spiega Massimo, operaio ex GKN – singolarmente non riusciamo a farci sentire. La convergenza unisce e sta unendo studenti e operai, tutte in classi in Italia che vogliono dire qualcosa, che hanno le loro problematiche”.

Le interviste a Marianna e gli operai ex GKN.

Eleonora Rosi
Sono una giovane studentessa della facoltà magistrale di Lettere, maremmana di nascita, ho lasciato l'Argentario da quattro anni per vivere e studiare a Siena. Mi interesso di politica, ambiente e attualità, con il proposito di capire e raccontare la cronaca di un territorio tanto antico e ricco di storia quanto vivo e vitale come quello senese.

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