Musical luca virgili 1555 sarà al teatro del popolo

L’opera musicale di Luca Virgili e della contrada Sovrana dell’Istrice va in scena il prossimo 16 febbraio al Teatro del Popolo di Colle Val d’Elsa

Dalle trionfali serate andate in scena al Teatro dei Rinnovati lo scorso ottobre, a Colle Val d’Elsa. Cercando di replicare, in terra “guelfa”, il successo ottenuto a Siena.

“1555: ovvero gli ultimi saranno i primi”, la commedia musicale realizzata dalla contrada Sovrana dell’Istrice con la regia di Luca Virgili, il Fresco, andrà in scena al Teatro del Popolo di Colle Val d’Elsa venerdì 16 febbraio, alle ore 21. I biglietti sono in vendita sul circuito Ticket One.

“1555 è un’esperienza meravigliosa di teatro, nella quale è coinvolta una comunità che racconta, mediante la storia, un presente denso di preoccupazioni. Affidiamo alla cultura la creazione di un’armatura che ci protegga dalla barbarie. Così la comunità esce dalla propria identità geografica per abbracciare tutti coloro che vorranno comprendere”, ha sottolineato Virgili sui social

1555 ai Rinnovati

“Questi sono i giorni per me più complessi e faticosi per la produzione, sono i giorni in cui, oltre alle prove, si deve coordinare il lavoro di chi ti noleggia i mezzi che servono per la realizzazione, l’ azione di marketing,che è agli inizi, le relazioni con le autorità, preparare i costumi, gli oggetti e tutto ciò che necessita la messa in scena”, ha scritto Luca Virgili sul proprio profilo Facebook.

Dell’opera si è recentemente interessata anche Radio Rosa: “Credo che l’opera possa riscontrare un grande successo anche in Valdelsa. Nel 2015, al Politeama, ho già presentato il mio precedente musical, 25 (anch’essa realizzata da attori non professionisti istriciaioli, ndr)”, ha rimarcato Virgili a Radio Rosa. “Il nocciolo dello spettacolo è una storia d’amore che si sviluppa nel periodo dell’assedio di Siena. I due innamorati si ritroveranno verso la fine della Guerra, quando però la donna sarà costretta ad abbandonare la Città, assieme alle altre 4.500 “bocche inutile”, consegnate agli assedianti, che li straziarono per quattro giorni”, ha sottolineato Virgili.

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