Dopo il ricovero, la diagnosi di una rara malattia autoimmune. Ora, finalmente Zia Caterina può tornare a casa

La notizia fece crescere l’apprensione in tutta Italia. Dalla sua Firenze fino a Siena e in tutta la Toscana. A fine gennaio, l’amata Zia Caterina è stata ricoverata in ospedale per quelle che sembravano complicazioni polmonari dovute al Covid. Immediati i messaggi di vicinanza e di sostegno per la tassista fiorentina, che con il suo taxi Milano 25 porta gratuitamente i bambini malati di tumore al Meyer per le cure.

Un lavoro incredibile quello di Zia Caterina, al secolo Caterina Bellandi, che diffonde amore e speranza anche in quei luoghi dove la luce sembra essersi spenta. Un incoraggiamento giocoso e divertente per i piccoli malati oncologici, ma anche un supporto psicologico per le tante famiglie che devono affrontare percorsi duri e faticosi.

Quando il marito tassista è morto per un tumore ai polmoni, Caterina ha ereditato la licenza ed ha voluto trasformare il suo taxi in un piccolo angolo fatto di magia, giochi e fiabe, mettendolo al servizio dei bambini.

Finalmente a casa

Dal momento del suo ricovero, è stata Milano 25 Onlus a dare notizie e aggiornamenti sul suo stato di salute a mezzo social: pochi giorni fa, a Zia Caterina è stata diagnosticata una rara malattia autoimmune che l’ha costretta ad una nuova terapia e ad una lunga sfida che la vedrà impegnata per la sua salute. Ma dopo aver passato gli ultimi giorni al centro di riabilitazione Don Gnocchi di Firenze, finalmente è arrivata la notizia che in tanti aspettavano:

Le condizioni di salute di Zia Caterina stanno gradualmente migliorando, grazie a nuove cure, ed a breve verrà dimessa dall’ Istituto di Riabilitazione Don Gnocchi per proseguire la terapia a casa” questo il lieto annuncio di Milano 25 Onlus.

“Proprio nel giorno del suo compleanno, mercoledì 6 marzo – prosegue il post su Instagram – Caterina sarà lieta di ricevere il Premio ‘Roma Rose‘ nella Sala della Promoteca, in Campidoglio a Roma, alle 17.30, insieme alla cantautrice Anna Tatangelo, alla virologa Ilaria Capua e alla presidente della Corte Suprema di Cassazione Margherita Cassano. Grazie alla Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli per questa prestigiosa onorificenza.

A seguire, spegnerà le candeline nella Basilica di Sant’Agnese Fuori le Mura, via Nomentana 349, dalle ore 20.00, con tutti coloro che avranno piacere di esserci e celebrare insieme questo momento gioioso e di ritorno alla vita dopo un periodo difficile”.

Una task force di professionisti

Finalmente Zia Caterina torna a casa, consapevole di doversi mettere alla prova, ma ancora più determinata a portare del bene. La sua lunga degenza e il grande amore ricevuto, ha fatto nascere in lei un forte desiderio: creare una task force di operatori sanitari (medici, infermieri, OSS…) che possa sostenere e favorire l’umanizzazione delle cure ed il rapporto con i pazienti visti come esseri umani e non come numero o patologia.

“A questo fine – scriveva nei giorni scorsi Milano 25 Onlus – chiede a tutti i soggetti coinvolti, a vario titolo, nel mondo della sanità di mandare una mail a questo indirizzo per iniziare già da ora a raccogliere la loro adesione (ringraziando i tanti che l’ hanno già fatto) con un semplice nome, cognome, ruolo, numero di telefono e località di lavoro: milano25onlus@gmail.com“.

Da parte di tutta la redazione di Gazzetta di Siena, un grande abbraccio a Zia Caterina.

Arianna Falchi
Penna e cuore, dal 1991. Credo nella potenza delle parole, unica arma di cui non potrei mai fare a meno. Finisco a scrivere sui giornali un po' per caso, ma è quella casualità che alla fine diventa 'casa' e ho finito per arredarla a mio gusto. Sono esattamente dove vorrei essere. Ovvero, ovunque ci sia qualcuno disposto a leggermi.

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