Viaggio fra gli ex del basket senese: le parole di Giovanni Vildera
“A Siena sentivo di poter fare qualcosa di importante”. Questo dice riguardo alla città del Palio Giovanni Vildera, centro dell’Universo Treviso, squadra che attualmente milita in Lba. Un ritorno a casa quello del nativo di Montebelluna, città a pochi chilometri da dove giocano i biancoblu.
“La mia parentesi senese mi è rimasta molto impressa – afferma l’ex biancoverde – ero in una piazza molto importante e sentivo il peso della maglia addosso. Cappelletti, che a Siena veniva dal settore giovanile, mi aveva avvertito su come era giocare al PalaEstra. I tifosi ti motivano e quando sei stanco senti che devi dare ancora di più”.
Riguardo al suo ritorno a casa Vildera invece commenta così: ” Sapevo che Treviso in questo momento era la cosa migliore per me – afferma il classe’95 – al momento sto giocando poco, cerco di trovare continuità e di aiutare i compagni, voglio dimostrare di essere un giocatore di A1. Playoff? Vediamo, siamo molto giovani e i playoff sono a due punti, sarebbe bello raggiungerli al primo anno in Lba”.
Dopo 7 stagioni in A2 infatti, il centro ex Mens Sana è al debutto in Lba serie condizionata, come la A2, dalla grande presenza di giocatori stranieri più pronti per poter centrare gli obbiettivi prefissati dalle squadre, cosa che va a discapito degli italiani più giovani:” In Italia bisognerebbe cambiare mentalità, in tutte le squadre sono più gli americani che i giovani italiani, tutti vogliono tutto e subito; nessuno ha la pazienza per aspettare la crescita dei prodotti dei settori giovanili”.
E per il futuro…
“Sicuramente centrare i playoff sarebbe un grande traguardo come già detto. Spero di togliermi più soddisfazioni possibili con questa maglia e di dimostrare che posso costruirmi una carriera stabile in LBA”. Novità importanti per Vildera, in quanto in questa settimana è diventato dottore in Scienze dell’alimentazione all’Università San Raffaele di Roma. Un traguardo non da tutti, concluso con una tesi riguardante proprio gli atleti(“Nutrigenomica e Perfomance dell’atleta”).
