L’indice della regione sale: Toscana verso la zona arancione da domenica

Gli ultimi dati di oggi lo certificano, con l’indice Rt che va sopra l’unità: la Toscana si avvia a tornare in zona arancione. La decisione arriverà nelle prossime ore, ma sembra ormai scontato, con decorrenza da domenica 14 febbraio. Ci saranno almeno due settimane di zona arancione, con nuova chiusura dei ristoranti e dei bar, oltre ai musei. “Il pericolo di andare in fascia arancione – ha osservato il Governatore Eugenio Giani  – è oggettivo. I dati che trasmettiamo segnalano una salita graduale nel numero dei contagi, non allarmante, ma c’è. Tutto viene deciso con un decreto del ministro della sanità, sentito il presidente della Regione, sulla base dei dati che emergeranno venerdì nella cabina di regia”. A preoccupare è la situazione nell’area di confine con l’Umbria con le varianti che accelerano il propagarsi del contagio, ed infatti nel comune di Chiusi, in provincia di Siena, già è stata introdotta la zona rossa oltre allo screening su tutta la popolazione.

Consentiti gli spostamenti all’interno del Comune
Mentre in zona rossa non era permesso uscire dalla propria abitazione, in zona arancione si può circolare liberamente all’interno del proprio Comune. Per uscire dal Comune, invece, è necessario avere delle ragioni legate al lavoro, alla salute o alla necessità, che dovranno essere sempre comprovate attraverso il modulo di autocertificazione. Non è possibile spostarsi tra regioni.

Visite ad amici e parenti in zona arancione
In zona arancione, sempre all’interno del proprio Comune è consentito spostarsi per fare visita ad amici e parenti. Rimane valido il limite di due persone non conviventi che è possibile ospitare nelle case private. Non rientrano però nel conteggio gli under 14 e le persone affette da disabilità o non autosufficienti. Per le visite ad amici e parenti resta sempre in vigore anche il vincolo del coprifuoco: ci si potrà spostare solo tra le 5 del mattino e le 22 di sera.

Zona arancione e spostamenti tra Comuni, quando sono consentiti
A coloro che si trovano in zona arancione, ma che vivono in un Comune con meno di 5 mila abitanti sarà concesso spostarsi in un raggio di 30 chilometri, indipendentemente dai confini comunali. Non ci si potrà comunque recare verso i capoluoghi. Per ricapitolare, gli spostamenti tra Comuni consentiti nei giorni di zona arancione sono quelli che si effettuano per lavoro, salute o urgenza; quelli di chi vive in un Comune con meno di 5 mila abitanti, entro il raggio di 30 chilometri.

Passeggiate, sport e attività fisica
In zona arancione per l’attività motoria, come una passeggiata, si potrà spostarsi liberamente all’interno del proprio Comune, e per quella sportiva si potrà anche uscire. Nel sito del governo si specifica:

È possibile recarsi in un altro Comune, dalle 5 alle 22, per fare attività sportiva in quella località qualora questa non sia disponibile nel proprio Comune (per esempio, nel caso in cui non ci siano campi da tennis). Inoltre è possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza. Si ricorda che, durante lo svolgimento dell’attività sportiva, è sempre necessario mantenere la distanza di almeno 2 metri dalle altre persone.

Coprifuoco in zona arancione, gli orari
Chiaramente, un altro limite agli spostamenti, sia che si stia parlando di quelli interni al Comune, di quelli in un raggio di 30 chilometri concessi agli abitanti dei piccoli Comuni o di quelli per le visite ad amici e parenti, è rappresentato dal coprifuoco. Gli spostamenti concessi, anche quelli delle deroghe, potranno infatti essere effettuati a partire dalle 5 del mattino fino alle 22. Dopodiché scatterà il coprifuoco e oltre quell’orario bisognerà restare in casa.

Negozi, bar e ristoranti
Cambiano anche le regole per quanto riguarda i negozi. Mentre bar e ristoranti rimangono chiusi al pubblico, come in zona rossa, e possono lavorare solo con i servizi di asporto e consegna a domicilio, in zona arancione sono aperti i negozi. Chiaramente dovranno sempre rispettare tutte le regole anti-contagio, quindi con limitazioni agli ingressi e con l’obbligo di utilizzare la mascherina, ad esempio: ma le attività commerciali potranno riaprire. Con il nuovo dpcm di gennaio è stato introdotto il divieto, per i bar, di effettuare servizio di asporto dopo le 18.

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