Mitigazione del rischio idraulico nella Valle dell’Elsa

La Regione ha stanziato oltre 10 milioni di euro per la messa in sicurezza della Valle dell’Elsa, più in particolare del fondovalle del fiume Elsa, concentrando gli interventi nella zona industriale di Cusona a San Gimignano e nei comuni limitrofi di Poggibonsi, Barberino Tavarnelle e Certaldo. Il progetto, avviato in seguito all’alluvione del novembre 2019, prevede due fasi: il primo stralcio, del valore di circa 7,75 milioni di euro, si focalizzerà sulla cinturazione di Cusona e interventi tra San Gimignano e Poggibonsi, mentre il secondo stralcio, del valore di 3,4 milioni di euro, si concentrerà sul territorio di Barberino.

Le opere, delineate nel progetto esecutivo redatto dal Genio Civile Valdarno Superiore, comprendono la costruzione di argini per proteggere l’area industriale, il corso d’acqua Botro di Bacchereto e il Podere di Casanova. L’assessora all’ambiente della Regione ha sottolineato l’importanza di tali interventi, evidenziando il rischio idraulico significativo che minaccia l’area industriale di Cusona.

Le opere non solo mirano a ridurre il rischio di inondazioni nell’area industriale, ma anche lungo la linea ferroviaria Siena-Empoli e presso l’abitato del Molino della Zambra. Inoltre, si prevede di mantenere i livelli idrometrici nella confluenza tra fosso Zambra e fiume Elsa e di contenere il rischio presso il Podere Casanuova. Tali interventi, già approvati dalla Valutazione di Impatto Ambientale, contribuiranno alla sicurezza dell’intera area.

Inoltre, è previsto un secondo stralcio di interventi nel Comune di Barberino Tavernelle per 3,4 milioni di euro, che includono la costruzione di un nuovo argine parallelo alla linea ferroviaria e l’adeguamento di quello esistente a monte del Fortino della Zambra.

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