Mario Morandini è stato per tanti anni un dirigente del Costone, prima della sezione giovanile maschile e poi di quella femminile

Mario Morandini è stato per tanti anni un dirigente del Costone, prima della sezione giovanile maschile e poi di quella femminile. Ieri la sua scomparsa, questo il ricordo della società.

“Si è spento lentamente nel suo letto d’ospedale, dopo una lunga e atroce malattia che non gli ha lasciato scampo. Aveva 78 anni Mario Morandini, ultimo custode e manutentore dei Macelli di Fontebranda, con una grande passione, la Pallacanestro che aveva tramandato ai propri figli, Massimo e Michela che hanno vestito entrambi la maglia del Costone.

Un amico e un costoniano alla vecchia maniera, Mario Morandini, contradaiolo dell’Istrice, già alla fine degli anni ’70 iniziò la sua esperienza nell’allora Gruppo Sportivo Costone, come Consigliere e Dirigente Accompagnatore delle formazioni giovanili dove militava il primogenito Massimo, per poi proseguire all’inizio degli anni ’90 nella sua infaticabile attività, come Dirigente del Femminile.

La Pallacanestro come detto era la sua grande passione e al Costone lui era di casa. Con la sua famiglia abitava proprio a due passi dal Ricreatorio, in fondo alla Piaggia, nella casa affidatagli dal Comune di Siena. Di animo semplice e buono, era sempre il primo a dare una mano per qualsiasi cosa e per questo era benvoluto da tutti. Non amava le luci della ribalta, preferiva svolgere il suo lavoro dietro le quinte.

In questa foto, scattata all’interno della Palestra dell’Arbia, lo vediamo (ultimo a destra) come dirigente accompagnatore della formazione femminile del Costone dove giocava anche sua figlia Michela, Campionato di serie C 1993/94. Assieme a lui i compianti Stefano Morandini e Mario Bruni, rispettivamente allenatore e vice allenatore della squadra.

Momenti che al Costone vengono rivissuti con grande emozione pensando alle persone che non ci sono più. Fino all’ultimo non gli è mancato l’amore della moglie Rita, di Massimo e Michela, dei nipoti che lui amava tantissimo.

Ciao Mario, ti vogliamo ricordare così, semplicemente, ma con grande affetto”.

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