La consigliera regionale del Partito Democratico Elena Rosignoli chiede il potenziamento del servizio Alta Velocità

Le fermate dell’alta velocità alla stazione di Chiusi-Chianciano siano confermate e garantite per l’intero anno. Al momento, infatti, il servizio concordato tra Regione e Trenitalia prevede la fermata di due treni Frecciarossa nel periodo di maggior afflusso turistico tra giugno e settembre. I riflessi positivi riscontrati nel territorio in questi tre anni, nonostante l’emergenza sanitaria, e la necessità di dare nuovo impulso alla ripartenza del turismo ci spingono a chiedere che questo servizio venga garantito e esteso a tutto l’anno”.

Con queste parole la consigliera regionale del Partito Democratico Elena Rosignoli chiede il potenziamento del servizio di Alta Velocità alla stazione di Chiusi-Chianciano illustrando i contenuti dell’interrogazione alla Giunta regionale.

Le fermate dei treni Frecciarossa nella stazione di Chiusi-Chianciano furono inserite nella programmazione di Trenitalia dal 9 giugno 2019 dopo un intenso confronto tra Regione, azienda e amministrazioni locali e grazie all’attivismo dello stesso Comune di Chiusi. La programmazione prevede due fermate degli Av  tra Milano-Salerno che toccano tutte le principali città italiane come Bologna, Firenze, Roma e Napoli: la prima fermata alle ore 8 in direzione Salerno e la seconda alle 21,11 in direzione Milano. La sperimentazione è stata confermata anche negli anni 2020 e 2021.

Rosignoli si sofferma sui risultati positivi del servizio Av a Chiusi: “L’accesso al servizio di alta velocità è molto importante per il nostro territorio, non solo perché ci connette con tutte le principali città italiane ma anche perché rappresenta uno strumento con cui potenziare la nostra vocazione turistica. Le fermate dei treni Frecciarossa, a fronte anche di un necessario potenziamento dei collegamenti locali e delle possibilità di interscambio con altri mezzi di trasporto, consentono di distribuire i flussi turistici non solo nelle grandi città d’arte, ma anche nelle località di medie e piccole dimensioni caratterizzate da un’alta attrattività culturale e paesaggistica, quali ad esempio le aree di Chiusi, Siena e le sue Terre, la Val di Chiana, la Val d’Orcia, l’Amiata ed il Trasimeno”.

Nella strategia di Trenitalia l’effettuazione dei servizi dell’alta velocità avviene in regime di mercato, dal momento che il soggetto gestore non riceve alcun corrispettivo pubblico e sostiene il costo di esercizio esclusivamente attraverso i ricavi derivanti dal traffico; ne deriva che tali servizi vengono programmati sulla base di valutazioni di carattere commerciale.

“E’ bene precisare che la Regione non può decidere la programmazione dei servizi Av – aggiunge Rosignoli – Tuttavia in questi anni c’è stato un percorso condiviso tra le istituzioni, Trenitalia e Rfi, dapprima per migliorare e mettere in sicurezza la stazione, con un investimento da 6 milioni di euro, e successivamente per ottenere l’accesso all’alta velocità. Ho depositato un’interrogazione in Consiglio regionale chiedendo che la Regione continui il suo lavoro in questa direzione attivandosi con l’azienda per ottenere l’estensione del servizio per l’intero anno”.

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