La Commissione Affari istituzionali ha approvato l’istituzione della Fondazione: tra le materie approfondite, scienza politica e amministrazione, ma anche contabilità pubblica sociologia e storia

Un progetto pensato per fornire ai giovani amministratori locali e ai consiglieri di enti locali e Regione adeguati strumenti culturali e scientifici per svolgere al meglio il loro ruolo politico istituzionale. È per questo motivo che il Consiglio regionale della Toscana costituirà una Fondazione, della quale farà parte come socio fondatore, insieme alle associazioni rappresentative degli enti locali ed altri soggetti.

La proposta di legge presentata da Eugenio Giani, Paolo Bambagioni e Leonardo Marras (Pd) è stata licenziata a maggioranza dalla commissione Affari istituzionali presieduta da Giacomo Bugliani (Pd).

È stato proprio Leonardo Marras ad illustrare il testo in commissione, ricordando che la proposta raccoglie una sollecitazione del gruppo di giovani amministratori toscani di Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) e più in generale dei sindaci toscani. “L’obiettivo è quello di utilizzare lo strumento della Fondazione per dare una risposta alle necessità di formazione sempre più pressanti, utilizzando una struttura che sia garanzia di continuità e di alto profilo. Sarebbe la prima in Italia.”

Sarà lo Statuto a disciplinare gli organi della Fondazione, che saranno nominati dal Consiglio regionale e svolgeranno la loro attività a titoli gratuito. Sarà gratuito anche l’accesso alle attività formative, riservato ai giovani di età compresa tra 18 e 40 anni. Scienza politica e amministrazione, contabilità pubblica, diritto, economia, sociologia, storia saranno i principali settori di intervento. Il Consiglio regionale metterà a disposizione la sede e le risorse strumentali per il suo funzionamento.

Lo stesso Consiglio, inoltre, concorrerà con cinquantamila euro alla costituzione del fondo patrimoniale e con altri cinquantamila euro alle spese di istituzione e funzionamento per il 2020. Negli anni 2021 e 2022 il contributo del Consiglio è fissato nel limite massimo di centomila euro l’anno. Successivamente sarà prevista una specifica voce di bilancio.

Contrari, invece, i consiglieri Maurizio Marchetti (FI) e Marco Casucci (Lega) non convinti della necessità di istituire un tale organismo.

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