Il gestore Ciccio Minucci: “Insegniamo che non bisogna per forza bere in discoteca, la vera protagonista è la musica”. Previsto un evento al mese con temi adatti ai più giovani

Un tuffo nel passato che guarda al futuro delle nuove generazioni. A partire da domenica 26 febbraio al Papillon di Monteroni d’Arbia tornano gli eventi della domenica pomeriggio. Un’iniziativa che ha strappato un sorriso e forse qualche lacrimuccia carica di nostalgia a tutti coloro che sono stati adolescenti negli anni Novanta. Dopotutto, i pomeriggi domenicali al Papillon erano molto più che un semplice ritrovo per i giovani di allora. E adesso anche i loro figli avranno l’occasione di rivivere quella magia.

“In tanti hanno lodato la nostra iniziativa – racconta il gestore del locale, Francesco ‘Ciccio’ Minucci -. In un certo senso si può dire che i genitori oggi stiano facendo da Pr verso le nuove generazioni. Questo perchè gli adulti di oggi all’epoca hanno vissuto le prime esperienze fuori casa della loro vita, le prime cotte. Non eravamo l’unico locale che faceva questo tipo di iniziativa, ma ci fa piacere che in tanti abbiano dei bei ricordi legati a quel periodo. Come ho scritto in un post sui social, a volte bisogna guardare indietro per andare avanti“.

Gli eventi sono riservati a ragazzi dai 13 ai 16 anni, proprio per aiutarli a compiere un nuovo passo nel loro percorso di crescita: “La funzione della domenica pomeriggio negli anni Novanta era quella di dare un’educazione al mondo della notte per le categorie più giovani – spiega Minucci -. Una volta i genitori vietavano ai ragazzi di quattordici o quindici anni di andare in discoteca il sabato sera e la domenica pomeriggio era l’unico modo per iniziare a vivere questo mondo. Con il terzo millennio questa pratica è andata scemando, ma adesso riapriamo proprio per educare ai locali notturni. Insegniamo che non bisogna per forza bere in discoteca, la vera protagonista è la musica“.

Al Papillon ci sarà un evento al mese, con temi dedicati ai ragazzi come il Chupa Chups Party, che sarà il primo evento, o una festa della nutella con la merenda aperta per tutti: “I ragazzi intanto avranno modo anche di lavorare con i social network – racconta Minucci -. Lanceremo concorsi, contest per i nuovi deejay, far vedere come si fa il lavoro di barman. Quindi non sarà solo divertimento, ma cerchiamo anche di stimolare la nascita di una passione o una professione futura”.

Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

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