Massimo Bianchi: “Abbiamo creato un impianto didattico, con una vera e propria anagrafe dei fantini”

Presentata dopo tanta attesa la quinta edizione di FiguriAMOci Siena – Il fantino, l’ormai tradizionale album di figurine realizzato dalla Casa editrice il Leccio con il patrocinio del Comune di Siena. L’album è stato curato per la grafica da Guido Bellini, mentre Giovanni Mazzini e Massimo Bianchi si sono occupati della stesura dei testi, la presentazione è stata fatta in Sala Maccherini alla presenza degli assessori Clio Biondi Santi e Stefania Fattorini.

A farla da padrone le fotografie e le massime di alcuni fantini, fra cui spicca quella di Andrea Degortes detto Aceto, ‘Perché a Siena c’è questa strana abitudine per cui se non vinci il Palio, lo perdi’, scelta per il retro dell’album.  “Abbiamo voluto creare un album che sia anche ‘didattico’, soprattutto affinché i giovani possano conoscere e capire il Palio. – Ha detto Massimo Bianchi, professore all’UniSi, che spiega – io ho imparato molto da adolescente dagli album di figurine editi da Sunto. Con la quinta edizione di ‘Figuriamoci Siena’ abbiamo cercato di creare un’anagrafe dei fantini, con delle brevi biografie che parlino di loro”.

 “L’idea nasce per chiudere il cerchio iniziato due anni fa con ‘Il Palio’, cui era seguito l’album dedicato ad ‘Il Cavallo’, ‘Il fantino’ è la nostra idea di chiusa. – Ha aggiunto Carlo Covati della casa editrice Il Leccio. L’album si apre con un breve excursus sulle varie forme di corse ippiche tenutasi dall’Antichità ad oggi, soffermandosi sui nomi di alcuni grandi fantini da fine Ottocento a metà novecento. L’album ci introduce poi alla figura del fantino del Palio di Siena, raccontando la sua nascita ed evoluzione a partire dal 1600.

 “Una gran parte dell’album è dedicata all’’Anagrafe dei fantini’, oltre 190 schede biografiche e carrieristiche dedicate a tutti i fantini che hanno corso almeno un palio dal 1945 ad oggi ed ai fantini più memorabili e vincenti che hanno corso da fine 800 fino alla seconda guerra mondiale – ha detto Giovanni Mazzini, mentre Bianchi ha aggiunto – abbiamo scelto di raccontare non solo le vite dei grandi fantini, ma anche di alcune figure ‘minori’ del Palio, ma altrettanto memorabili, fra questi Birichicchi, il cui soprannome è ancora oggi è proverbiale”.

Continua la tradizione del ‘concorso’: “Quest’anno per il concorso abbiamo proposto le opere di Benedetto Cristofani, un’artista di fama internazionale che non necessita di presentazioni. Secondo il regolamento di quest’anno, chi trova tre nerbi nelle figurine  vince il particolare di un’immagine di Cristofani, mentre ci sono solo 10 zucchini d’oro, che permetteranno la vittoria dell’immagine totale firmata da Cristofani – ha spiegato Covati.  

Fra le novità di quest’anno sono senz’altro da segnalare la sezione dedicata alle donne nel Palio e un’altra dedicata ai senesi che hanno avuto l’onore di correre sul tufo. Con la sezione ‘Il Palio Dark’ gli autori hanno voluto dare un tocco di realismo, raccontando gli aspetti più duri della vita e della carriera del fantino.

Le interviste complete a Giovanni Mazzini, Carlo Covati, Massimo Bianchi e Clio Biondi Santi.

Eleonora Rosi
Sono una giovane studentessa della facoltà magistrale di Lettere, maremmana di nascita, ho lasciato l'Argentario da quattro anni per vivere e studiare a Siena. Mi interesso di politica, ambiente e attualità, con il proposito di capire e raccontare la cronaca di un territorio tanto antico e ricco di storia quanto vivo e vitale come quello senese.

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