Commozione e lacrime a Legnano per l’addio al basket del playmaker senese Tommaso Marino

Lacrime, applausi, standing ovation, Legnano saluta con tanta commozione Tommaso Marino nella sua ultima partita. E anche la sconfitta con Livorno passa in secondo piano. L’aveva detto Tommaso che questo sarebbe stato il suo ultimo anno da giocatore professionista e non è tornato sulla sua decisione nonostante il grande affetto e la stima professionale che Legnano gli ha sempre tributato.

Cresciuto nella Mens sana, classe 1986, playmaker, Marino è stato una bandiera ovunque abbia giocato. Forse la città più ingrata, per lui, è stata proprio Siena, la “sua” città. O probabilmente è stata solo una conseguenza di un anno nefasto, il 2018-2019. Ma a Siena ha esordito ed anche conquisto uno scudetto. Legatissimo alla sua contrada, il Valdimontone, è riuscito ad essere insieme grande giocatore, lungimirante imprenditore e benefattore. Oltre che opinionista delle partite di NBA ingaggiato da Sky Sport.

Nel 2011, durante un viaggio in Africa con l’amico Bruno Cerella, scopre le baraccopoli di Mathare, nella periferia di Nairobi, in Kenya. E nasce un progetto, Slum dunk onlus, che si concretizza nel 2013 con la realizzazione del primo campo da basket e la prima scuola di pallacanestro per oltre cento bambini delle baraccopoli. Un progetto che ha portato avanti personalmente, trascorrendo le sue vacanze sui campetti ad insegnare ai bambini.

Un progetto che adesso si è allargato a campus per bambini anche in Italia. E poi c’è il suo brand di abbigliamento (Tommaso ha pagato il biglietto d’ingresso a tutti coloro che si presentavano al PalaBorsani con la sua maglia) che sta riscuotendo grande successo.

Domenica, davanti ad un palasport sold out, gremito da 2mila persone molte delle quali presenti solo per lui, coach Piazza, a due minuti dal termine della gara, ha voluto rendere omaggio a uno dei giocatori più iconici delle storia recente dei Knights. La “Last Dance” della bandiera legnanese ha emozionato compagni e pubblico, ma è stato il giusto tributo ad un “ragazzo” dal cuore d’oro.

Susanna Guarino
Lascio agli altri la convinzione di essere i migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare

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