Foto: Valdichiana Living
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“Le forze dell’ordine dicono che non si può fare nulla”, ammette la vittima

Un brutto episodio di violenza, denunciato sui social network, ha sconvolto Chianciano e i suoi abitanti nelle ore pomeridiane di giovedì 28 aprile. Sembra proprio che la vittima – una donna maggiorenne -, per usare un eufemismo, sia ormai giunta ai ferri corti con la vicina di casa a causa non tanto di quella che, come canterebbe Vasco Rossi, può essere considerata “una vita spericolata”, quanto delle continue minacce di morte ricevute dalla co-protagonista dell’infausta vicenda. Oltre il danno, poi, é arrivata anche la beffa: il reato, infatti, é stato denunciato più volte alle forze dell’ordine, che però ha ammesso di essere impotente e di non poter intervenire in situazioni del genere.

La vittima ha spiegato per filo e per segno l’accaduto in un post su Facebook. Il messaggio é una vera e propria richiesta di aiuto: “SOS, abito a Chianciano Terme”, inizia a scrivere, andando poi subito al sodo. “Se una donna (se così si può definire) alcolizzata, che fa uso di sostanze stupefacenti, ti abita nel palazzo e senza che tu l’ abbia mai ca***a di striscio ti minaccia di morte, tenta di farti del male buttandoti candeggina e altri prodotti dalla finestra dicendoti che ti vuole sciogliere con l’acido, ti riga la macchina più volte, ti rompe il parabrezza durante la notte, ti inveisce contro, tormenta i ragazzi di famiglia facendo loro proposte indecenti (nel vero senso della parola) e al loro rifiuto li offende con parolacce oscene… dopo millemila denunce fatte ai carabinieri e le forze dell’ordine dicono che non si può fare nulla, come c***o ci si deve difendere?”.

La donna é un fiume in piena e dalle sue parole traspare tutta la rabbia lasciata assopita nell’ultimo periodo, frutto di una situazione ai limiti del paradossale. Nemmeno i consigli della comunità chiancianese, intervenuta nei commenti in segno di vicinanza e solidarietà, sono serviti per trovare una soluzione alla vicenda, che rimane così in sospeso e drammaticamente pericolosa per il futuro non soltanto della vittima, ma di tutto il paese.

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