Parla la professoressa Maria Grazia Cusi direttrice dell’Uoc di Microbiologia e Virologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese

Al Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese si viaggia ad una media di 1400-1500 tamponi al giorno che vengono analizzati e refertati e l’impegno di chi lavora nel settore è ovviamente straordinario.

“Da oltre un mese ormai siamo tornati su ritmi forsennati – conferma la professoressa Maria Grazia Cusi, responsabile del Laboratorio e docente di Biologia e Microbiologia all’Università di Siena – siamo sommersi dai tamponi, che rispetto ai primi mesi di pandemia sono aumentati in maniera esponenziale come numero. Adesso poi c’è anche una ricerca molto più capillare dei contatti rispetto a quanto è stato fatto nella fase 1, perchè si sanno molte più cose sulla trasmissione del virus, sulla sintomatologia, sulla malattia stessa e si va a cercare la persona infetta anche negli asintomatici, che sono tanti e soprattutto giovani”.

Il laboratorio di Microbiologia e Virologia è l’unico laboratorio pubblico della provincia di Siena che processa i tamponi molecolari ed il gruppo della professoressa Cusi è stato il primo in Toscana, ad aprile scorso, ad isolare il virus SARS-Cov2 in colture cellulari, dando una mano importante alla ricerca scientifica.

La parola ‘tampone’ ci accompagna ormai da mesi, ne abbiamo sentito parlare in tutte le salse, ma quanti tipi ne esistono?

“Il test di elezione è quello molecolare – spiega la professoressa Cusi -, ma dato che richiede abbastanza tempo per dare il risultato, sono stati sviluppati dei test per l’antigene virale, cioè si vanno a cercare delle proteine del virus presenti nel tampone, i cosiddetti tamponi rapidi. Questi si possono dividere in due categorie: quelli che oggi fanno anche i medici di famiglia e funzionano come un test di gravidanza, dando il risultato in 15-20 minuti ed un altro tipo che necessita di uno strumento particolare che va a quantizzare le proteine virali ed è più di competenza dei laboratori. Il tempo è sempre più breve rispetto ad un test molecolare, tuttavia è un po’ meno ‘sensibile’, tant’è vero che il test antigenico deve essere sempre confermato da un tampone molecolare”.

L’intervista intera alla professoressa Maria Grazia Cusi.

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