montagnola senese

Il punto sulla situazione dell’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico: “Ci auguriamo che le gravi vicende siano sottoposta a giudizio penale”

Proseguono gli accertamenti sui pesanti tagli boschivi sulla Montagnola Senese, grazie anche alle varie istanze accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti per appurarne la regolarità avanzate dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), della quale riportiamo il comunicato.

“I Carabinieri Forestale di Siena hanno comunicato che sono “in corso di svolgimento gli accertamenti del caso in relazione alla ripresa, nei giorni scorsi, di pesanti tagli boschivi sulla Montagnola Senese. In precedenza, anche il taglio boschivo condotto fra le emergenze geologico-ambientali delle doline del Fondo Buio–Fungaia non era risultato autorizzato.

L’Unione dei Comuni della Val di Merse aveva comunicato che “relativamente ai boschi interessati dalle utilizzazioni forestali, ha ricevuto in data 17/03/2021 una dichiarazione di taglio acquisita al protocollo 3957, carente di alcuni elementi previsti e necessari per una conclusione positiva dell’iter autorizzativo che si sarebbe dovuto concludere per silenzio assenso dopo 20 giorni dalla presentazione. In conseguenza della carenza degli elementi richiesti, nella stessa data, con protocollo 3963 è stata inoltrata all’indirizzo PEC del dichiarante una richiesta di integrazioni. Non avendo ricevuto le integrazioni richieste a perfezionamento della dichiarazione incompleta e perdurando l’impossibilità di concludere positivamente il procedimento amministrativo, in data 15/12/2021 è stata comunicata all’interessato la conclusione negativa del procedimento, l’archiviazione dell’istanza, con il formale diniego all’esecuzione degli interventi oggetto di dichiarazione”. “Formale diniego all’esecuzione dei tagli boschivi”, ma tagli boschivi effettuati.

Anche in questo caso, il Comando provinciale di Siena dei Carabinieri Forestale aveva comunicato che i tagli boschivi erano stati posti “all’attenzione della competente Autorità Giudiziaria”. Il Ministero della Transizione Ecologica in precedenza aveva chiesto alla Regione Toscana e al Comune di Monteriggioni informazioni sulla corretta applicazione della normativa in materia di tutela degli habitat naturali e seminaturali “sia in materia di Valutazione di incidenza che di coerenza con gli obiettivi e le misure di conservazione sito-specifiche” in quanto l’area interessata rientra nel S.I.C. “Montagnola Senese”.

In proposito, la Regione Toscana ha recentemente comunicato l’avvenuta emanazione del provvedimento di approvazione del piano pluriennale (2016-2025) dei tagli ai fini delle procedure di valutazione di incidenza ambientale con una nutrita serie di prescrizioni, fra cui la specifica “estensione massima della singola tagliata nel governo a ceduo pari a 10 ha, da applicarsi successivamente all’individuazione puntuale dell’habitat” e il “divieto di ceduazione entro una fascia di 10 m dalle sponde dei corsi d’acqua costituenti il reticolo idraulico”.

Pertanto, per esempio, “lungo una fascia di 10 metri per lato dei corsi d’acqua presenti (Fosso del Castagneto, Fosso di Valle, Fosso dell’Aiaccia e Fosso del Borraccio) e in un raggio di 30 metri dall’ingresso delle 7 grotte presenti nell’area del Piano (così come riportate nel catasto grotte della Regione Toscana) è presente la tipologia gestionale ‘Aree a conservazione e fasce di rispetto’ nella quale la vegetazione forestale deve essere destinata all’evoluzione naturale; infine, il Piano di Gestione prescrive il ceduo composto o l’avviamento all’alto fusto dal limite dell’area di rispetto delle grotte di cui sopra, fino a un raggio di 100 m dal loro ingresso”. Inoltre, “si ricorda che gli strumenti urbanistici del Comune di Monteriggioni (Piano Strutturale, art. 33 e Regolamento Urbanistico, art. 63), prevedono il divieto di taglio del bosco all’interno delle doline”.

Sta emergendo, quindi, una complessiva situazione di rilevante illegittimità nell’ambito del settore della gestione boschiva nell’area del Senese. Con l’arrivo dell’autunno sono ripresi in grande stile i tagli boschivi in gran parte della Toscana, in particolare nei boschi della Montagnola Senese: motoseghe, ruspe, camion carichi di tronchi, macchinari per la trasformazione in cippato nelle radure.

La crisi energetica in corso ha portato a un interesse sempre maggiore verso lo sfruttamento pesante dei boschi a fini energetici sia a livello internazionale che a livello locale. Per questo, a maggior ragione, sono ancor più necessari puntuali controlli sul territorio per fermare e sanzionare eventuali tagli boschivi non autorizzati. E ve ne sono parecchi, se è vero che nel solo periodo gennaio – ottobre 2022 i Carabinieri Forestale di Siena hanno svolto oltre 500 verifiche in materia, irrogando ben 319 sanzioni amministrative per complessivi 353 mila euro ed effettuando 19 comunicazioni di reato relative a 25 soggetti all’Autorità giudiziaria competente. Se i numeri sono questi, significa che oltre il 63% dei controlli effettuati ha evidenziato situazioni irregolari. La normativa di tutela vigente.

La Montagnola Senese è ricca di boschi e densa macchia mediterranea. L’area è tutelata con vincolo paesaggistico con specifico provvedimento di individuazione e rientra nel sito di importanza comunitaria “Montagnola Senese”. Ogni sensibile intervento di modifica deve esser autorizzato dopo conclusione positiva di specifica procedura di valutazione di incidenza ambientale.

Fra l’altro i tagli boschivi nel periodo primaverile ed estivo sono inibiti quando possano disturbare la riproduzione dell’avifauna selvatica. Il disturbo/danneggiamento/uccisione delle specie avifaunistiche in periodo della nidificazione può integrare eventuali estremi di reato.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), grazie all’incessante attività dei soci e simpatizzanti toscani, sta agendo concretamente per contrastare i tagli boschivi selvaggi con i mezzi che assegna l’ordinamento, coinvolgendo le varie amministrazioni pubbliche competenti (i Ministeri della Transizione Ecologica e della Cultura, la Regione Toscana, il Comune di Monteriggioni, l’Unione dei Comuni della Val di Merse, i Carabinieri Forestale, la Soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio di Siena) e informando, per opportuna conoscenza, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena.

Dopo aver svolto il proprio ruolo d’impulso nella vicenda dell’impugnazione governativa delle legge regionale taglia-boschi, in particolare sulla Montagnola Senese il GrIG aveva chiesto accertamenti in merito a tagli boschivi in Comune di Monteriggioni fra le emergenze geologico-ambientali delle doline del Fondo Buio–Fungaia, a quelli effettuati fra la Casa Giubileo e la Strada del Certino, riguardo altri pesanti tagli boschivi condotti per conto della Duferco Biomasse fra la storica Fattoria di Cerbaia e l’antico borgo di Molli, in Comune di Sovicille. Su tutti i casi è stato comunicato lo svolgimento degli accertamenti da parte delle Amministrazioni pubbliche competenti e da parte dei Carabinieri Forestale.

Il GrIG auspica che almeno alcune delle più gravi vicende di taglio boschivo abusivo siano sottoposte al vaglio del giudizio penale e, in tali casi, cercherà di svolgere pienamente il proprio ruolo di associazione di protezione ambientale anche in tale sede.

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