Da 15 appartamenti sfitti a 140, Marzocchi: “Siena Casa non è adeguata”

I consiglieri comunali Gianluca Marzocchi e Adriano Tortorelli questa mattina hanno descritto lo stato del patrimonio residenziale pubblico gestito da Siena Casa alla quale anche il Comune di Siena, ad oggi, sembrerebbe non aver dato un’attenzione adeguata.

Il Comune di Siena parte da un patrimonio abitativo di oltre cento milioni con 1032 appartamenti vincolati ad edilizia residenziale pubblica. Dal 2005 (anno in cui erano solo 15 gli appartamenti sfitti) la gestione di essi è a carico della società Siena Casa Spa, la quale risulta essere inefficiente.

Gli appartamenti occupati dalle famiglie assegnatarie sono attualmente poco meno di 900. I restanti 138 sono in attesa di ristrutturazione e 89 di questi sono privi di finanziamento. Infine 5 appartamenti risultano inagibili e non possono essere assegnati.

“Questo si ripercuote sulla minore possibilità da parte delle famiglie bisognose che entrano in graduatoria di poterne usufruire e sulle situazioni più gravi che riguardano il sociale” – spiega Gianluca Marzocchi

Gli appartamenti ERP non locati sono quindi oltre i 140 e 278 nuclei familiari inseriti in graduatoria non avranno assegnata la casa di cui avrebbero diritto. Inoltre nel 2023 sono state effettuate solo 7 assegnazioni a fronte di decine di casi individuati come meritevoli di intervento pubblico.

Perdite economiche di oltre 2 milioni

La situazione risulta essere ormai critica da anni e con sé porta anche una perdita di oltre 2 milioni di euro dal 2005 ad oggi. Solo per il 2023 si aggira intorno ai 180.000.

“Siena Casa è una società per azioni e giustamente fa il suo lavoro e deve avere i pareggi di bilancio. Si trova in un mercato non adatto in quanto gli affitti per necessità, perché questa è la natura degli alloggi ERP, sono affitti molto più bassi per le famiglie bisognose – spiega Gianluca Marzocchi – una logica da azienda da immobiliarista non è pensabile che possa essere adeguata a gestire questi tipi di appartamenti”.

I consiglieri tra le varie possibili soluzioni hanno proposto di mitigare il problema con le risorse del fondo accantonato dalla Amministrazione Regionale Toscana attraverso la vendita programmata di singoli appartamenti e di estendere all’Amministrazione Comunale la capacità di intervenire oggi riconosciuta all’affittuario.

Di seguito le interviste complete

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