Cronaca di una giornata tutta senese all’ippodromo di San Rossore: grandi emozioni al Premio Pisa

Ci sono diverse sfumature senesi dietro la vittoria del 132esimo Premio Pisa di domenica scorsa a San Rossore de Il Grande Gatsby e di Frankie Dettori, la prima e più immediata è che il baio della famiglia Berardelli, allenato da Botti e Brivio, salito alle cronache nazionali ed internazionali con la prestigiosa vittoria, è nato ed allevato dalla Famiglia Folco al podere Capannacce, nella nostra provincia, a Rapolano.

Ma il vero colore senese che si cela dietro la corsa più importante dell’ippodromo pisano è la storia di un gruppo di “bordelli“, misti per età e contrada, soci in cavalli e amici da tempo di Guido Berardelli, uno dei proprietari del cavallo.  

A raccontare le felici peripezie del gruppo in terra pisana è Marco Niccolucci, giraffino: “Domenica ci siamo dati appuntamento a Siena Nord, con un programma ben preciso, giacca e cravatta come si conviene agli uomini di cavalli nelle grandi occasioni, pranzo di pesce, per non farsi mancare niente e poi direzione San Rossore per sostenere Guido e Il Grande Gatsby e Frankie. A Pisa si è respirata davvero l’aria della grande ippica, l’ippodromo era strapieno, donne elegantissime coinvolte nella gara dei cappelli, gente di ogni età ed estrazione sociale, il mondo vero degli appassionati.

Ai metri finali poi l’urlo dei 5000 di San Rossore che incitavano Dettori ha fatto paura, una grande giornata di sport, con la presenza di Frankie, idolo indiscusso e orgoglio nazionale. Guido ci voleva al tondino ma abbiamo preferito disperderci e guardare ognuno dove preferivamo la corsa.


Al tondino però, poi, ci siamo entrati comunque dopo, a fine corsa ci siamo accordati a Guido ed ai suoi soci sulle ali dell’entusiasmo per non perderci da vicino il tradizionale salto di Frankie”.


Avete avuto modo di scambiarci qualche battuta?

“Certo, dopo siamo saliti con lui ed i proprietari per un brindisi alla club house. Dettori, come quelli grandi davvero, è una persona squisita e ovviamente dopo averci spruzzato tutti di champagne, a mo’ di podio di formula uno, non è stato risparmiato dalle nostre battute e da un nuovo invito a Siena. Ci tenevamo molto ad essere con Guido in una giornata così importante, anche perché, e questo il nostro amico Berardelli lo sa, dietro al successo del Pisa c’è una piccola scaramanzia tutta senese”

Ovvero?

“In gennaio quando il cavallo rientrava dopo una annata, lo scorso anno, non brillante, Guido era ansioso e preoccupato e ci chiese di andare con lui a Pisa a sostenerlo. Il Geande Gatsby al betting era l’ultimo del campo partenti, andammo io e Leonardo Terzani e scherzando dicemmo a Guido: con uno della Giraffa e uno della Selva con te, vedrai che il cavallo va bene, difatti vinse. Tornammo anche in febbraio e vinse di nuovo. E venerdì scorso, il giorno della dichiarazione dei partenti, siamo stati tutti insieme con Guido, che è arrivato appositamente da Roma, all’osteria di un amico a colazione per vedere tutti insieme chi avrebbe corso il Pisa contro Frankie”

Ed ora?

“Beh ora il gruppo si muoverà in direzione del Parioli, a Capannelle, stiamo zitti e incrociamo le dita.
Della spedizione senese hanno fatto parte Marco e Pietro Rossi, Alberto Mucci, Leonardo Terzani, Aldo Pupa, arrivato dalle Marche dove lavora, il Biso e Marco Niccolicci. Unica defezione quella di Sandro Batelli, noto oste cittadino, atteso ormai per i palcoscenici capitolini”.

Le foto del Premio Pisa

Eleonora Mainò
Nata sotto il segno dei pesci. Narratrice di storie di polvere e provincia e uomini di cavalli. "L'aria del paradiso è quella che soffia tra le orecchie di un cavallo" ( proverbio arabo)

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