Il progetto presentato dall’AOUS insieme alle associazioni di volontariato vede varie modalità di coinvolgimento anche dei pazienti

Coinvolgere pazienti e volontariato nei percorsi di cura. È questo l’obiettivo dell’innovativo progetto dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Senese presentato questa mattina dal dg Antonio Barretta e dall’assessore regionale Simone Bezzini insieme al comitato di partecipazione dell’AOUS, coordinato da Dafne Rossi, che raccoglie le 25 associazioni che collaborano con l’ospedale senese.

Un progetto che prevede varie modalità di coinvolgimento delle realtà di volontariato, dall’informazione alla collaborazione, con quattro ambiti di applicazione: indirizzi strategici, valutazione delle performance sanitarie, formazione ed esperienza individuale di cura e assistenza.

“In questi anni abbiamo lavorato insieme alle associazioni per capire meglio alcune criticità e risolverle insieme attivando nuovi percorsi per migliorare l’accoglienza e i percorsi di cura dei pazienti – dichiara il direttore generale dell’AOUS Antonio Barretta – Abbiamo assegnato una rilevante importanza al loro coinvolgimento promuovendo lo sviluppo e l’adozione di approcci partecipativi”.

Sono 23 le iniziative previste nel 2023, che andranno a rinnovarsi ogni anno. Molte di queste erano già attive ed esistenti, ma purtroppo poco conosciute dai pazienti.
Quello della visibilità è un problema esistente nel mondo della sanità. Con tantissime associazioni di volontariato che collaborano, molti pazienti purtroppo non sono a conoscenza dei vantaggi che queste mettono a disposizione.

“Questo documento ha portato alla luce molti progetti già esistenti che non erano molto conosciuti – commenta la coordinatrice del Comitato di partecipazione Dafne Rossi – Non molte persone sono a conoscenza della presenza di questi progetti, anche persone che potrebbero beneficiarne e invece non lo fanno. La percezione dei cittadini sull’organizzazione della sanità è importante: non sempre il nostro messaggio passa, serve più visibilità”.

“Saper ascoltare i cittadini attraverso le associazioni che li rappresentano è il metodo migliore per potenziare la sanità e realizzare l'”empowerment” dei pazienti – commenta l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini – Ovvero coinvolgerli nei percorsi di cura per renderli più consapevoli e partecipativi“.

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