Le quasi duecento monete romane d’argento scoperte a Cetamura del Chianti, restaurate grazie alla fondazione Friends of Florence, sono in mostra per la prima volta al Santa Maria della Scala

E’ stata presentata stamattina, nella Sala Sant’Ansano del Santa Maria della Scala, la mostra “Tesoro del Chianti: Monete Romane d’Argento di età Repubblicana da Cetamura del Chianti”. Si tratta di quasi duecento monete d’argento di epoca romana, raffiguranti i volti di Ottaviano, Marco Antonio e Cleopatra, scoperte a Cetamura nell’estate del 2015 dagli studenti della Floria State University, l’Ateneo americano che dagli anni settanta scavano nel sito archeologico di Cetamura. Dopo sei anni di lavori di restaurazione e valorizzazione realizzati grazie alla fondazione Friends of Florence, adesso sono pronte per l’esposizione al Santa Maria della Scala.

Per illustrare nel dettaglio la storia della scoperta di queste monete e del lavoro di restauro, sono intervenuti, nel corso di una conferenza stampa, il funzionario archeologo della Soprintendenza Jacopo Tabolli, il direttore della Florida State University (programmi internazionali in Italia) Frank Nero, la professoressa della Florida State University, direttrice dello Scavo di Cetamura del Chianti, Nancy T. de Grummond, la presidente di Friends of Florence Simonetta Brandolini d’Adda, la restauratrice Nora Marosi e il Sindaco di Siena Luigi De Mossi.

“La ricchezza del nostro territorio – afferma il Sindaco De Mossi – è ben documentata dalle continue straordinarie scoperte che esso ci riserva. L’oggetto della mostra, che il Santa Maria della Scala ha fortemente voluto, è un tesoretto di 194 monete, scoperto nel comune di Gaiole, a Cetamura. Questo sito archeologico ha già dimostrato a più riprese la sua importanza. Il valore delle evidenze archeologiche rilevate hanno già fatto incontrare in passato Cetamura e il Santa Maria della Scala nel 2014, quando furono presentati il materiale di età etrusca rivenuto in un pozzo”.

Molto soddisfatto il funzionario della Soprintendenza Jacopo Tabolli: “Dagli anni settanta, lo scavo della Florida State University è uno degli appuntamenti che scandiscono l’estate nell’ambito dell’attività di ricerca della Soprintendenza. Sono felice che dopo una lunga pausa riprendano gli scavi a Cetamura e che questo avvenga in concomitanza con la mostra del tesoretto. Queste monete ci restituiscono uno spaccato del territorio senese in età romana assolutamente unico“.

“L’importante scoperta a Cetamura ci ha subito affascinato – afferma Simonetta Bradolini d’Adda, Presidente di Friends of Florence – perché ci ha fatto rivivere l’immagine del veterano della battaglia di Azio e del suo ritiro in Chianti. Questo progetto ha entusiasmato tanto i donatori di Friends of Florence, che lo hanno sostenuto con piacere. Grazie a loro sono state realizzate la campagna d’analisi, il restauro, la ricerca, e il desiderio di redigere un volume di approfondimento scientifico”.

“E’ stato molto gratificante per me – spiega la restauratrice Nora Marosi – lavorare alla conservazione delle monete con gli studenti, è stata un’esperienza unica. Infatti più di cento studenti della Florida University lavorare alla restaurazione del tesoretto. Del resto le monete sono state scoperte proprio in laboratorio, dentro un vasetto, inizialmente sigillato. Ci siamo accorti che conteneva del metallo attraverso delle radiografie, ma non capivamo cosa potesse essere. Una volta che lo abbiamo aperto e abbiamo trovato le monete, abbiamo iniziato il lavoro di pulitura, grazie anche al Cnr di Pisa”.

Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

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