Il dirigente bianconero è intervenuto sul momento delicato che sta vivendo la squadra: “E’ il momento più difficile della stagione”

Clima teso intorno al Siena calcio dopo la quarta sconfitta consecutiva rimediata ieri al Franchi contro il Pontedera. I tifosi infuriati, alla fine della partita hanno avuto un vivace “scambio di opinioni” con Negro (che sostituiva in panchina lo squalificato Maddaloni) e la squadra e si sta vivendo quindi un momento molto delicato, al punto che si parla dell’esonero di Maddaloni. Per cercare di fare chiarezza abbiamo sentito il Direttore generale Andrea Bellandi.

Direttore generale Bellandi, che cosa sta succedendo?

“Succede che il Siena sta attraversando il momento più difficile della stagione. Quattro sconfitte consecutive sono pesanti e non possono avere giustificazioni. Inoltre si sommano ad una serie di infortuni rilevanti per l’economia della nostra squadra. Adesso dovremo fare fronte anche a squalifiche pesanti che non ci permetteranno di avere a disposizione altri tre giocatori fondamentali per la gara con il Cesena. In più, per l’ennesima volta, gli errori arbitrali hanno condizionato in modo irreversibile la partita. Quello che è accaduto ieri è ancora peggio di ciò che abbiamo subito ad Ancona. E’ davvero un momento che nessuno di noi avrebbe mai immaginato in estate; unico dato positivo i nostri calciatori hanno dato il massimo per 90 minuti”.

Sugli errori arbitrali si riferisce al rigore?

“Mi riferisco a tutta la partita, all’atteggiamento arbitrale dal primo all’ultimo minuto, ai due rigori netti non concessi al Siena e molto altro. In merito all’episodio che ha portato al rosso di Terzi, regolamento alla mano, il nostro difensore doveva essere ammonito e non espulso direttamente”.

La Società sta valutando l’esonero di Massimiliano Maddaloni?

“La Società sta lavorando ormai ininterrottamente da giugno per garantire  stabilità, ma tra promozioni in Ferragosto e cambio allenatore sin qui non abbiamo avuto una settimana lineare.

Siamo costantemente e saldamente al fianco del nostro Direttore Sportivo, Giorgio Perinetti, per supportarlo in qualunque decisione che vada nella direzione di stabilizzare i nostri ragazzi al fine di dare a loro modo di dimostrare il reale valore che non corrisponde certamente all’attuale classifica.

C’è bisogno di avere la testa sopra le spalle e mantenere sangue freddo perchè i guai non finiscono mai”.

In che senso? Si riferisce a qualcosa in particolare?

“Purtroppo sì. C’è il rischio che il Siena e i suoi vertici possano essere deferiti dalla Procura Federale agli organi disciplinari per un problema burocratico. Si tratta di un rischio determinato dal nuovo regolamento in merito ai cambiamenti di proprietà dei clubs. La proprietà del Siena è variata poche settimane dopo il passaggio al professionismo. Oltre a variare la ragione sociale da Società Sportiva Dilettantistica in S.r.l., per motivi bancari abbiamo dovuto modificare la compagine sociale per evitare problemi di ‘compliance’ bancaria. Oggi il Siena è di proprietà di una Holding italiana detenuta da Armen e Bagrat Gazaryan. Un’operazione necessaria anche per ragioni di trasparenza e per consentire l’emissione delle fidejussioni e favorire l’operatività bancaria. Infatti per la serie C – e francamente ci auguriamo anche oltre – occorre disporre di finanziamenti rilevanti e costanti. La Federazione concede 15 giorni di tempo dalla variazione della compagine per la presentazione di tutta la documentazione richiesta dalle norme Noif, relative alla solidità bancaria dei proprietari delle società calcistiche. Se per ottenerla questo lasso di tempo è sufficiente per le banche italiane, appare assolutamente insufficiente per istituti esteri, che peraltro non conoscono le norme italiane. La famiglia Bagrat è cliente di una delle Banche più importanti di Vienna di cui MPS, non a caso, è corrispondente in Italia, ma ha rilasciato una documentazione, in lingua inglese, ritenuta non completa dalla FIGC. Sappiamo che ciò comporta il rischio del deferimento, ma siamo sicuri del nostro operato, non essendo pensabile che in un documento di una banca straniera si possano richiamare le norme Noif italiane e quindi non cercheremo proposte di accordi con la Procura Federale per avere sconti di pena, ma rappresenteremo le nostre ragioni al Tribunale Nazionale Federale. La nostra è una Società solida, che sta investendo molti milioni di euro, che lavora quotidianamente nel rispetto delle regole e che ha una costruttiva collaborazione con le istituzioni del calcio e non può essere penalizzata per un problema burocratico non di sostanza. Sarebbe un messaggio negativo anche per gli investitori internazionali che vogliono entrare nel calcio italiano. Deve essere chiaro che in Italia, per stare al passo con il Mondo, occorrono regole più cristalline e meno burocrazia non solo nel calcio”. 

Tornando alla partita con il Pontedera, è stato contestato anche il ds Perinetti. Se lo aspettava?

“In un momento come questo tutti siamo in discussione e tutti siamo legittimamente contestati. Ma Giorgio Perinetti è impossibile da discutere, lo dice la sua storia e lo dice il lavoro che in poche settimane è riuscito a fare con noi. Il Siena si è strutturato con Perinetti e con Perinetti guarda al futuro”.

Il futuro, quindi, come sarà?

“Il Siena ha un progetto ben preciso, stabile ed ambizioso che porterà avanti. A gennaio faremo i necessari ritocchi per migliorare la squadra e gettare ulteriori basi solide nei professionisti mentre sul fronte prettamente societario proseguiamo nel lavoro di crescita e di investimento che riguardano una serie di progetti che vanno dalla realizzazione del nuovo stadio fino alla finanza innovativa del mondo Nft”.

La questione stadio a che punto è?

“Sullo stadio abbiamo definito la fase di conoscenza delle esigenze normative per la realizzazione dell’impianto esattamente dove si trova oggi, portandolo fuori da quella selva di deroghe che poi determinano innumerevoli disagi ogni volta che la squadra gioca in casa. Proseguiamo inoltre con quelle iniziative prima e durante la gara, sia di tipo culturale con i nostri ormai consueti incontri del pre partita, sia con la splendida collaborazione con Oxford School per i bambini durante la partita stessa. Ieri siamo riusciti a dare una mano, mai sufficiente, agli amici di Quavio, che meriterebbero come tante altre Onlus, molta più attenzione”.

Ha parlato di finanza innovativa, in che senso?

“Ci stiamo proiettando nel futuro con i “non-fungible token” i famosi NFT, che il nostro Presidente Armen Gazaryan, con un progetto ambizioso, sta lanciando sul mercato internazionale e che posizionerà il Siena Calcio su quel mercato alla pari dei grandi club europei. E quindi per rispondere alla tua domanda avrai compreso che la serie C per noi deve necessariamente essere un passaggio rapido per non perdere tempo prezioso rispetto a questi obiettivi concreti e reali. La Proprietà lo vuole, la città e i tifosi se lo meritano”.

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