La bottega di calzolaio di Roberto Marchetti, ereditata dal padre, è un piccolo museo di artigianato e si trova in Via Mattioli

Ci sono dei mestieri che nessuno vuol fare più, come quello di Roberto Marchetti, calzolaio, anche se forse sarebbe meglio dire, artista della scarpa. Sono mestieri che la città sta piano piano perdendo. Roberto è figlio d’arte e la sua bottega, in via Mattioli, assomiglia ad un museo dell’artigianato.

Ci accoglie nella sua bottega mentre ripara il tacco di un paio di scarpe, un lavoro fatto con cura e precisione. “I giovani al giorno d’oggi preferiscono altri lavori agli antichi mestieri artigiani di una volta, come appunto quello del calzolaio”, commenta Roberto.

“Ho iniziato nella metà degli anni ottanta, quando da giovane studente, frequentavo il primo anno di scuola superiore. E proprio in quell’anno ho deciso di voler intraprendere il mestiere di calzolaio venendo qui a dare una mano e ad imparare il mestiere da mio babbo. La bottega era sua, e poi l’ho ereditata”.

“Ormai di calzolai a Siena siamo rimasti pochissimi – prosegue – si contano sulle dita di una mano. Come d’altronde gli altri mestieri artigiani in città. Ormai stanno scomparendo e si sta perdendo il grande patrimonio dei lavori artigiani in una città che invece sta andando avanti con nuovi lavori e tante innovazioni. I giovani oggi preferiscono fare l’influencer su Tik Tok o Instagram, invece di imparare un mestiere”.

Eppure lavoro c’è. E lo dimostrano le tante scarpe riparate e in attesa di essere ritirate dai proprietari, “ma al giorno d’oggi ci sono scarpe da tutti i prezzi. Quindi coloro che acquistano delle scarpe a buon mercato, una volta consumate, invece che portarle a riparare dal calzolaio preferiscono buttarle e comprarle nuove, visto il basso costo di acquisto”.

Anche se a prima vista la bottega appare caotica, Roberto ha tutta una precisa catalogazione degli oggetti che ha in negozio. “Non ci crederete ma succede spesso che un cliente venga a ritirare delle scarpe e dica sicuro che sono di colore marrone. Cerca e ricerca, nulla. Io le divido attentamente per colore. E poi alla fine scopriamo che le scarpe sono nere, ed il cliente proprio non ricordava il colore. Oppure succede che al cambio di stagione un cliente non ritrova un paio di scarpe. Ed allora viene a cercarle da me. Casomai non ricordando che le aveva ritirate mesi prima e ritrovandole giorni e giorni dopo a casa, regolarmente riposte. Insomma, alle nostre scarpe ormai non prestiamo l’attenzione che avevamo un tempo”.

Oltre alle scarpe Roberto ripara anche altri oggetti di pelle, cinture o anche borse. “Ma sono soprattutto le persone più anziane che sono più attente a riparare, prima di gettare via. Per questo il nostro lavoro è sempre meno considerato e ormai quasi in estinzione”.

Massimiliano Bellaccini
Senese, appassionato contradaiolo tifoso da sempre del Siena, mi piace l'ippica in tutti suoi aspetti, il Palio e amo i cavalli

1 commento

  1. In fondo e a competamento dell’articolo mi fa piacere aggiungere che apprezzo il Calzolaio Roberto Marchetti che è anche molto bravo nel suo mestiere ,oltre che puntuale ed ecomonico.
    Grazie per tutti i lavori che hai fatto per noi!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui