Il Capogruppo di Siena del PD accusa l’amministrazione comunale di mala gestione per quanto riguarda la questione richiedenti asilo

“La questione dei richiedenti asilo evidentemente e nonostante i proclami dell’amministrazione comunale di Siena non si é affatto risolta – così si apre la nota diffusa alla stampa dalla Capogruppo di Siena del Partito Democratico Giulia Mazzarelli – sarebbe urgente infatti mettere in campo interventi strutturati, coordinando l’azione di tutti i soggetti istituzionali e le associazioni di volontariato che da sempre si stanno dedicando alla questione. Nelle scorse settimane una parte dei richiedenti asilo pachistani, con un enorme ritardo ed in seguito a numerose sollecitazioni anche da parte del Partito Democratico, sono stati spostati dal parcheggio San Marco alla ex scuola di Montalbuccio“.

“Il fatto che queste persone utilizzino il parcheggio San Marco – continua Mazzarelli – é facilmente intuibile e spiegabile anche da un punto di vista logistico, visto che il parcheggio si trova vicino alla questura dove ogni giorno si recano per depositare la domanda di asilo. Se la giunta Fabio pensava che semplicemente mettendo a disposizione un luogo periferico lontano dagli occhi della gente il problema fosse risolto, si sbagliava, i fatti ci stanno mostrando una realtà molto più complessa. L’Assessora Papi ci fa sapere di una misura sperimentale che prevede l’impiego di risorse pubbliche per guardie armate private, ma con quale scopo? Spaventare i richiedenti asilo, e far sentire più sicure le persone che transitano da lì? Non ci risulta che mai nessuno dei richiedenti asilo in questione abbia avuto comportamenti illeciti, aggressivi o pericolosi per l’incolumità pubblica. É ovvio che un parcheggio non può essere trasformato in dormitorio, perché questo non é a prescindere, rispettoso dei diritti fondamentali di un essere umano, nessuno dovrebbe alloggiare o dormire in un parcheggio, capiamo anche che questo possa causare disagio ai cittadini e alle cittadine di Siena”.

“Crediamo inoltre che l’obiettivo dovrebbe essere quello, a lungo termine, di integrare queste persone all’interno della società in un sistema di regole condiviso da tutti, ma in che modo l’Assessora e la giunta possono pensare di affrontare la questione con la presenza h 24, di guardie armate private, con il costo pubblico oltretutto che questo comporta. Ogni giorno che passa questa amministrazione scopre sempre più il suo volto di destra reazionaria, in linea con le misure stringenti e dannose del governo nazionale a partire dalla multa alle ONG per aver salvato più persone di quelle stabilite, per cui giustamente la nostra segretaria nazionale Elly Schlein ha parlato di reato di solidarietà. Leggendo la bozza del nuovo decreto sicurezza ci si accappona la pelle, quando si parla di «bonifica» riferendosi alle misure di sostegno a comunità fortemente penalizzate e disagiate a livello sociale ed economico o quando si pensa di risolvere là criminalità minorile con DASPO, o l’abbandono e la dispersione scolastica con «possibili sanzioni più rigide a genitori o tutori e un obbligo più cogente ai presidi di segnalare i casi», spostando le risorse e gli investimenti pubblici verso misure punitive piuttosto che farlo nella formazione, nella scuola pubblica, nel sociale, nella sanità pubblica. Il Partito Democratico – conclude Mazzarelli – respinge con forza questo metodo di fare amministrazione”.

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