Assessore Appolloni: ”È solo l’inizio, porteremo avanti altre spedizioni di beni di prima necessità”.
9847 articoli sanitari sono stati raccolti e sono pronti per essere spediti in supporto della popolazione ucraina. La raccolta, lanciata dal sindaco Luigi De Mossi, ha visto collaborare fra loro il Comune di Siena, l’Asp “Città di Siena”, l’Ordine dei farmacisti, Federfarma e la Caritas di Siena, che in pochissimo tempo sono riusciti a raccogliere una mole notevole di materiale di prima utilità per un paese in guerra.
“La città di Siena ha aderito con orgoglio a questa iniziativa del comune, mettendo in opera una raccolta farmaci presso le tre farmacie comunali. – Spiega Mario Valgimigli, presidente dell’Asp “Città di Siena”. “L’iniziativa ha avuto molto successo, ed è consistita in una raccolta farmaci operata raddoppiando il numero di utenze da banco acquistati dagli utenti delle farmacie che partecipavano all’iniziativa. Qualsiasi articolo da banco che fosse acquistato dagli utenti e con il loro consenso è stato raddoppiato dall’Asp, che ha donato un prodotto simile ai profughi ucraini”. I farmaci più richiesti sono quelli per trattare ferite ed emergenze gravi, per questo, potendo inviare solo farmaci da banco e non su ricetta, sono stati inseriti nel carico una grande quantità di garze e materiale di primo soccorso.
Tutta la città di Siena si è resa partecipe di un immenso gesto di solidarietà, ma anche tutta la provincia, tramite le tantissime farmacie private (oltre il 90%) che hanno aderito all’iniziativa. Tutto questo, ammonisce Francesca Appolloni, assessore alla Sanità e Sociale del Comune di Siena: “È solo l’inizio, porteremo avanti altre spedizioni di beni di prima necessità”. Non solo dunque una presa di posizione simbolica quella del Comune di Siena, ma una vera e propria mano tesa in aiuto di una nazione in difficoltà e dei suoi profughi.
Le interviste a Mario Valgimigli, presidente Asp Città di Siena e Guido Ceccherini, titolare Farmacia del Campo e rappresentante Ordine dei Farmacisti.
