La nota di Pramac su risultati economici conseguiti nel 2020 ed i premi produzione

Il Gruppo Pramac tra i leader nella produzione di generatori elettrogeni e nei macchinari per la movimentazione logistica, con oltre 1.000 dipendenti e 16 filiali nel mondo con un forte legame con il territorio toscano in cui ha sede il suo quartier generale – ha comunicato ai lavoratori un premio di risultato per l’anno 2020 pari a € 2.725,00 che per alcuni dipartimenti ha raggiunto la cifra di € 3.800,00.

Questo importante sforzo economico, che si colloca in assoluto tra i più alti in Italia, in un anno particolarmente difficile e sfidante come il 2020, è volto a riconoscere l’impegno costante dei propri dipendenti che hanno garantito la continuità produttiva e il parziale raggiungimento degli obiettivi. Secondo il 5° rapporto dell’Osservatorio Contrattazione di Secondo Livello della CISL, il valore medio dei premi integrativi è pari a 1.534 euro e il premio erogato da Pramac supera di molto i premi erogati da altre aziende leader nei propri settori a livello nazionale come Ferrero (fino a 2.200 €), Luxottica  (fino a 2.700 €), Fiat-Stellantis (media di 1.370 €), Nestlé (media di 2.500 €), Unicredit (media di 860 €) e Amazon (fino a 300 €).

Il premio, legato ad indicatori volti ad abbattere l’assenteismo, alle prestazioni dei singoli team o dei reparti produttivi e al fatturato medio rispetto alle prestazioni aziendali degli ultimi cinque anni, avrà un importo massimo di 3.800,00€ lordi e sarà riproporzionato sulla base di specifiche fasce di anzianità aziendale, come previsto dall’accordo integrativo aziendale.

Pramac nel corso del 2020, rientrando tra le industrie produttrici di beni essenziali, non ha mai interrotto la propria attività per una parte della produzione, implementando fin dalle prime settimane tutte le misure di prevenzione necessarie per garantire i più alti livelli di sicurezza possibili per tutta la propria forza lavoro. L’azienda, grazie ad una profonda responsabilità di tutti i colleghi e all’eccezionale lavoro di messa in sicurezza delle postazioni, del ricorso allo smart working a rotazione per gli uffici, dei turni per l’accesso alla mensa, ha registrato solo tre casi di contagio all’interno del proprio stabilimento, dall’inizio della pandemia, potendo così garantire una continuità produttiva inalterata nel corso dell’anno.

Il Gruppo Pramac ha registrato un fatturato 2020 consolidato pari a 225 milioni di euro, di cui 69,5 milioni prodotti nel sito di Casole d’Elsa (Siena), quest’ultimo dato in lieve flessione del 5,3% rispetto all’anno passato. Oltre l’80% di questa produzione è stata esportata in oltre 83 paesi nel mondo.

Il Gruppo ha realizzato nuovi investimenti per 2.6 milioni di euro sia in Industria 4.0 sia nel mondo dei generatori a Gas.  Proprio in questo segmento di mercato, l’azienda sta ampliando da alcuni anni la sua offerta di prodotto con l’introduzione di generatori a Gas dimostrando la sua costante attenzione a temi di sostenibilità ambientale. Questa gamma di prodotto che funziona sia a metano che a GPL ha visto un forte incremento della domanda connesso al cambiamento dello stile di vita degli italiani fortemente impattato  da lockdown, smart e south working. Le nostre vite dipendono da servizi essenziali quali internet, riscaldamento, raffreddamento e illuminazione; necessità quotidiane come cucina, bucato e intrattenimento sono possibili solo con l’elettricità. Molti italiani hanno iniziato quindi a guardare con sempre maggiore interesse a questa categoria di prodotto. I gruppi elettrogeni a Gas, inoltre, beneficiano dal 2021 di una detrazione fiscale del 50% sul costo comprensivo dell’installazione.

I dati dei primi quattro mesi del 2021 registrano un fatturato prodotto nel sito di Casole in forte incremento rispetto all’anno scorso di oltre il 30%, nonostante le enormi difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e l’impennata dei costi di logistica. Dopo le difficoltà connesse al Covid nel 2020, la nuova sfida sembra, infatti, quella di dover gestire i rincari delle materie prime. Come certificano le analisi del Centro Studi Confindustria, sono previsti incrementi record soprattutto per la metallurgia; ad esempio, negli ultimi 6 mesi, i prezzi della lamiera zincata sono aumentati del 120%.

Questo è connesso al disallineamento tra ripresa economica all’estero – in primis la Cina – e  lentezza dell’incremento della produzione, in un contesto di scarsa disponibilità di materia prima proveniente dall’estero e bassissimo livello di scorte lungo le filiere. Tutto ciò ha portato a una fiammata dei prezzi degli acciai in Europa saliti a Marzo ai massimi di sempre. La logistica segue una dinamica simile con i container da 40 piedi importati dalla Cina che hanno visto un incremento di costo significativo, passando da 1.800 dollari a oltre 10.000 dollari, oltre a registrare innumerevoli ritardi che minano la stabilità della produzione.

Nonostante questi venti contrari, le prospettive per quest’anno rimangono comunque positive ed è prevedibile che il premio per il 2021 raggiunga dei valori record superiori al premio del 2020.

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