Foto presa dalla pagina Facebook di VIVI San Quirico

Il gruppo consiliare Vivi San Quirico ha aggiornato i cittadini sullo stato dei giardini rinascimentali, simbolo della città

Lo scorso 26 marzo, dopo qualche mese di manutenzione, gli Horti Leonini di San Quirico d’Orcia avevano finalmente riaperto al pubblico. Alcuni di quegli interventi però, che rimetteranno a punto i giardini di epoca rinascimentale, sono ancora lontani dal terminare: a “denunciare” la situazione sui social è stato il gruppo consiliare VIVI San Quirico che, pubblicamente, ha voluto ripercorrere l’iter aggiornando la cittadinanza sullo stato attuale dei lavori: “Fin dall’inizio di questa legislatura – si legge nel comunicato – abbiamo fatto presente le problematiche relative a due progetti, e che era quanto mai opportuno rivederli per effettuare un miglior lavoro ed evitare un aumento di costi sia in fase di realizzazione che di gestione”.

Il primo progetto fu quello relativo all’illuminazione (costo totale €140.000 circa), mentre il secondo riguardò la Ragnaia (arrivato ad una spesa di €230.000, più altre risorse per circa €50.000). “Nel primo avevamo fatto presente che l’illuminazione a LED della siepe di bosso sarebbe stata carina ma non funzionale per un giardino pubblico. Avevamo anche espresso la contrarietà a togliere con la perizia l’impianto di emergenza, che i vani alloggiamento dei quadri fossero dimensionati per posizionarci tutte le apparecchiature e che nel viale principale si predisponessero subito le tubazioni per l’irrigazione. Passati alcuni mesi abbiamo nuovamente effettuato degli scavi con maggiori costi, abbiamo rotto tutti i corrugati della nuova illuminazione, il vano nel muro è già pieno e la centralina per l’irrigazione non c’entra e bisogna rifare delle modifiche”.

“Nel secondo progetto – continua il gruppo che nel 2019 candidò a sindaco Marileno Franci – abbiamo sostenuto che era necessario integrare le risorse per prevedere l’irrigazione, le predisposizioni per la futura nuova illuminazione nella parte oggetto di scavi e la sistemazione dei vialetti: tali modifiche sono state fatte con una variante da parte dell’Amministrazione e crediamo sia stata una scelta positiva. Si poteva fare meglio e risparmiare anche sui lavori, auspichiamo che in futuro si faccia prima la progettazione generale di un intervento e poi si realizzi per stralci in base alle risorse”. A detta di VIVI San Quirico, al momento, non sono stati ancora “tolti i pali della vecchia illuminazione nella parte alta, i tre vecchi riflettori che illuminavano la parte bassa di cui uno anche pericoloso perché non agganciato alla parete, non sono stati rimurati i sassi del rudere della torre ed i paletti per delimitare le aiuole ed altri piccoli lavori che dovevano già essere effettuati come da comunicazioni forniteci”.

“Naturalmente, per il secondo anno consecutivo – conclude VIVI San Quirico – non condividiamo che si arrivi ai primi di giugno per potare la siepe di bosso ed i lecci lato Via Diomede Leoni. Con un piccolo sforzo di programmazione i lavori attuali sarebbero finiti a fine aprile se iniziati a metà marzo, in modo che per il ponte del 2 Giugno sarebbe stato tutto sistemato. Sappiamo che è abbastanza impegnativo tenere gli Horti Leonini ordinati, ma non possiamo accettare di tagliare l’erba e pulirlo solo una volta all’anno. Per ultimo, auspichiamo che il giardino tutte le sere possa stare aperto fino alle 22.30 nel periodo estivo, così da poter essere vissuto sia dai cittadini che dai turisti”.

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