Il giocatore del Poggibonsi: “Cercheremo di dare il massimo ogni gara, considerandola come una finale”

“Calcare il campo a distanza di tempo mi ha dato un’emozione indescrivibile. Avevo giocato l’ultima volta contro la Fortis Juventus nel marzo 2019. In un anno e mezzo me ne sono successe di tutti i colori. Una brutta pubalgia mi ha stoppato a lungo. Ho dovuto affrontare una dura riabilitazione, salvo poi ottenere risultati con la terapia dei fattori di crescita”. Sono le parole di Andrea Razzanelli, giocatore del Poggibonsi calcio.

“Domenica fisicamente mi sentivo a posto- ha aggiunto -, ma ovviamente nel secondo tempo è subentrata un po’ di stanchezza. Ho lasciato il campo per crampi, ma è già tutto rientrato. Credo attualmente di aver raggiunto il 70% della condizione. A Poggibonsi ho trovato la mia dimensione. Ringrazierò sempre il Direttore Guidi e il Presidente Vellini per avermi concesso l’anno scorso la possibilità di allenarmi, di modo che guarissi e recuperassi la condizione. Riguardo alla partita contro il Fucecchio, credo che nel primo tempo la squadra abbia sfoderato una prestazione di alto livello, comandando le operazioni. Il loro centrocampista purtroppo ha inventato un super goal e da lì siamo andati in crisi per pochi minuti”.

“Nella ripresa – dice – invece abbiamo perso le distanze, accusando forse un calo mentale. Il Fucecchio inoltre aveva aumentato la propria pericolosità cambiando modulo. Il Poggibonsi è formato da un gruppo nuovo e giovane. Siamo consapevoli che il campionato non ci aspetta, ma ancora ci dobbiamo adattare e trovare i meccanismi collettivi. E’ fisiologico. Quest’ambiente sprigiona calore ed è pieno di storia dal punto di vista calcistico. Avendo vissuto categorie più alte, è giusto che i tifosi siano esigenti. Cercheremo di dare il massimo ogni gara, considerandola come una finale“.

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