“Quali saranno le procedure adottate per consentire lo svolgimento delle Carriere”

Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha presentato un’interrogazione sui Palii del 2022.

“Il prossimo 31 marzo terminerà lo stato di emergenza della pandemia ed è avanzata la copertura vaccinale nell’intero paese e nella nostra Toscana. Il gruppo consiliare del Partito Democratico ritiene fondamentale per il mantenimento delle tradizioni e per la nostra comunità tornare ad effettuare il Palio nel 2022. I tempi per rimettere perfettamente in funzione la complessa macchina organizzativa del Palio sono stretti. E’ quindi necessario adoperarsi convintamente ed alacremente tutti in questo senso per lo spirito e la vita della nostra Città”.

“Più in particolare, il Gruppo Pd chiede di sapere quali percorsi procedurali si pensa di adottare per consentire i Palii nel 2022, con eventuali regole specifiche unicamente per questo anno e per le sue singole carriere e fasi della Festa (estrazione delle Contrade, assegnazione dei cavalli, prove e corsa del Palio e giornate paliesche nelle Contrade e nella Città)”.

Già lo scorso novembre il Sindaco aveva annunciato di aver chiesto una specifica deroga per il Palio al D.L.22 aprile 2021, n.22 ‘Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid 19′, ed aveva affermato che serve definire un protocollo coordinato col nulla osta dell’Asl. E’ stato poi opportunamente approvato dall’Amministrazione comunale il Protocollo per l’addestramento dei cavalli da Palio per l’anno 2022″.

“In ultimo, ieri il Prefetto ha ritenuto necessario convocare un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per chiarire il futuro quadro propedeutico allo svolgimento dei Palii 2022, chiedendo ‘contezza dello stato dell’arte sia con riferimento agli approfondimenti tecnici della Commissione tecnica provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo sia con riferimento alle decisioni facenti capo al Sindaco, d’intesa con le Contrade’, evidenziando che ‘occorre un congruo periodo di tempo che consenta, a tutte le componenti istituzionali coinvolte, di svolgere al meglio le proprie funzioni‘”.

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