È lui l’autore dello scatto che ha fatto il boom di condivisioni, ritraente il gruppo di ciclisti della Corsa Rosa davanti ai cipressi di San Quirico d’Orcia

Metti la Val d’Orcia, una macchina fotografica e un giorno di festa: già soltanto questi tre ingredienti potrebbero bastare per una classica scampagnata da ricordare in provincia di Siena. Se però aggiungi anche una competizione storica come il Giro d’Italia, passato proprio da quella zona durante la tappa partita da Perugia e arrivata a Montalcino, e la fortuna di aver colto l’attimo perfetto, allora sì che la giornata rischia di diventare una delle migliori della tua vita. I 15 minuti di notorietà ipotizzati da Andy Warhol si sono tramutati in realtà per Nicola Falsetti, fotografo amatoriale di Torrenieri con la passione per il ciclismo, e non sembra che abbiano ancora intenzione di terminare: come se fossero stati intrappolati in una corsa a cronometro che segna l’orario d’inizio ma che non prevede quello di fine.

L’idea è nata tre mesi fa, quando da questa stessa strada passò la Tirreno Adriatico. Quest’anno, anche a causa del Covid che ha chiuso il ristorante in cui lavoro, ho avuto la possibilità di fare questo scatto: sono riuscito a cogliere il momento esatto in cui il gruppo passa davanti ai Cipressi di San Quirico d’Orcia”. Lo stupore è doppio, se si considera che il ragazzo lavora come cuoco in un ristorante di Montalcino. Da otto anni, però, la sua migliore amica è una macchina fotografica Pentax, che porta sempre in giro con sé e con la quale coglie la vera essenza delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche italiane. “È una sorta di passione che unisco al lavoro: per me ogni piatto è come una fotografia, e ciò che faccio è far risplendere una fotografia che non è su un piatto, ma su un territorio”.

La foto di Nicola Falsetti che ha fatto il giro del web: il gruppo di ciclisti del Giro d’Italia nell’istante del passaggio davanti ai celebri Cipressi di San Quirico d’Orcia

Sicuramente, con quest’istantanea, Nicola rappresenta la filosofia del carpe diem fatta persona. Lo scatto ha spopolato sui social network, ottenendo migliaia di condivisioni e finendo addirittura sulla pagina del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, presente anch’esso alla tappa di Montalcino. “La fortuna, in uno scatto del genere, conta per l’80%. Devo dire la verità: non pensavo che diventasse virale. L’ho caricata sul mio profilo Facebook a mezzanotte, e per tutta la notte ho sentito vibrare e suonare il telefono. La mattina dopo, poi, mi sono svegliato con mille messaggi di ringraziamento: a quel punto ho capito che la foto era piaciuta a tutti”.

Non è la prima volta che il fotografo del momento ha raggiunto il grande pubblico: era già successo la scorsa estate con Pieter Weening, ciclista olandese ritiratosi dal professionismo pochi mesi dopo. Il potere dei mezzi di comunicazione odierni fece sì che la foto che Nicola gli scattò durante L’Eroica 2020 (che trovate sotto, ndr) fosse vista dallo sportivo dei Paesi Bassi, che ne rimase estasiato al punto da sdebitarsi inviandogli un poster autografato e una maglia della Trek-Segafredo, team con cui allora gareggiava.

L’istantanea scattata a Pieter Weening durante L’Eroica 2020

“Spero di aver fatto vedere la Toscana sotto un altro aspetto: non so perché è piaciuta così tanto, sicuramente per l’atmosfera dovuta al passaggio del Giro d’Italia, che si spera che dopo questo periodo del Covid coincida con la nostra rinascita”. Il ragazzo è già stato contattato da diverse aziende nazionali, desiderose di utilizzare il suo scatto per promuovere la zona a livello turistico e per campagne contro l’inquinamento, cos’ da dimostrare che i paesaggi che racchiudono zone come la Val d’Orcia sono fortunatamente lontani da ogni tipo di contaminazione. “Sarò sincero: spero di essere contattato anche da addetti ai lavori del ciclismo o da riviste a tema per donare anche la mia foto, a me farebbe molto piacere”. Una soddisfazione immensa, che il 31enne di Torrenieri paragona alla vittoria della Corsa Rosa: “Io, per ovvi motivi, non vincerò mai il Giro d’Italia, ma così è stato davvero come aver tagliato per primo il traguardo“.

L’intervista a Nicola Falsetti.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui