Il candidato del centrodestra oggi ha avuto a fianco il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti

“Abbiamo illustrato al ministro l’impatto sociale sull’economia, sulle famiglie e sulle persone che può avere il dossier Mps sul nostro territorio”. Interviene così sulla vicenda legata all’acquisizione di Banca Mps il candidato del centrodestra alle prossime suppletive Tommaso Marrocchesi Marzi, che oggi ha avuto al suo fianco il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.

“L’acquisto di Mps da parte di Unicredit equivarrebbe ad una vera e propria macelleria sociale – prosegue -. Con l’acquisto da parte di Unicredit, circa 5.300 dipendenti del perimetro Mps finirebbero per essere considerati un esubero. Ed in aiuto di questi lavoratori lo Stato non potrebbe tirar fuori il becco di un quattrino, lo dice il Mef”.

“Sarebbe l’operazione bancaria più assurda e dannosa della storia – continua Marrocchesi Marzi -. Facendo due conti sarebbero 8.300 lavoratori lasciati a casa. 5.300 di MPS e 3.000 di Unicredit. L’unica strada percorribile per salvare il Monte ed il lavoro, è quella di aggregare le parti sane di istituti che hanno una vocazione territoriale per creare, sotto la regia statale, un grande polo di banche del territorio“.

“La mission sarebbe quella di sostenere prioritariamente l’economia reale e le Pmi – conclude Marrocchesi Marzi -. Il preminente interesse pubblico dell’operazione giustificherebbe un mirato ed ingente finanziamento pubblico. Viceversa, lo Stato pagherebbe una banca privata per massacrare una banca pubblica. Giù le mani dalla storia di Siena, dal lavoro e dal risparmio degli Italiani. Letta, che si candida proprio a Siena, che dice?”.

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