azioni Mps

“In troppi, da destra a sinistra, complici anche le elezioni suppletive, tentano di strumentalizzare la vicenda. Siamo quindi favorevoli all’avvio di un vero dibattito, tutto il resto è propaganda”

L’Associazione Pietraserena è intervenuta per commentare gli ultimi sviluppi legati alla trattativa tra il Mef e Unicredit per la vendita di Mps.

“La notizia che Mps potrebbe essere inglobata da Unicredit – afferma l’Associazione Pietraserena – ha reso il clima di questo scorcio d’estate ancora più caldo. Non passa inosservato da parte di molti che questo possa essere il tentativo di porre la definitiva ‘pietra tombale’ sulla crisi di una delle più importanti banche del settore creditizio italiano ed europeo, al centro di un distorto risiko finanziario che ebbe inizio nel 2007 con l’acquisto da parte di Mps di Banca Antonveneta, caldeggiata dai report positivi dell’allora advisor Andrea Orcel (Merrill Lynch), oggi Ceo di Unicredit, e dall’allora Governatore della Banca d’Italia e attuale Presidente del Consiglio Mario Draghi“.

“Un cerchio, dunque, che pare chiudersi in un perfetto gioco dell’oca – continua l’Associazione -, dove le logiche di sistema sembrano superare gli stessi interessi di quell’ambiente socioeconomico da cui tutto ciò era scaturito. Una storia che, purtroppo, ha pure un risvolto tragico: la scomparsa, ancora non chiara, del manager Mps David Rossi. La vicenda è certamente complessa e degna di essere approfondita in tutti i suoi aspetti e in ogni sede”.

“Pur apprezzando l’attuale (tardiva) apparente e diffusa volontà di aprire un dibattito – sottolinea l’Associazione -, appare incredibile che nessuno pare voler ricordare le azioni intraprese, a partire dal 2012, dall’Osservatorio Civico, confluito poi, nel suo naturale sviluppo, nell’Associazione Piccoli Azionisti ‘Buongoverno Mps’, che hanno portato ad un primo verdetto di condanna contro i responsabili di una condotta quantomeno inappropriata nel custodire quello che è stato per secoli il ‘forziere della Comunità Senese’. E prima ancora le azioni intraprese da piccoli azionisti nelle assemblee Mps e dalle Liste Civiche Senesi in Consiglio Comunale”.

“In troppi, spesso politici navigati e di lungo corso, da destra a sinistra, complici anche le elezioni suppletive alla Camera – spiega l’Associazione -, tentano di strumentalizzare o prendere le distanze da eventuali complicità o passività, rimpallandosi responsabilità circa la crisi di Mps, e rinunciando ad una lettura obbiettiva dei fatti, che sappia anche fare opportuna autocritica, restituendo un po’ di credibilità alla dialettica politica, basata sui fatti e non soltanto sulla propaganda di parte. E magari un onesto riconoscimento a quanti, senza alcun fine se non quelli di giustizia e genuino civismo, si son battuti a tutela, davvero, dell’interesse generale e non delle solite clientele politico-affaristiche. Cosa che in qualche modo consente di dire che ‘non tutti a Siena sono stati passivi di fronte al disastro perpetrato'”

“Siamo quindi favorevoli all’avvio di un vero dibattito – continua l’Associazione -, che guardi prioritariamente al destino di Mps, e promuova un’azione seria e coordinata di tutti i settori della Comunità Senese, rinunciando ad azioni singole, spesso estemporanee e strumentali, e quindi poco credibili. Non prescindendo dalla ricerca di verità e responsabilità passate, perché senza la chiarezza su queste cose appare impossibile guardare con fiducia al futuro. Un dibattito che non sia però imperniato su comunicati personali (spesso molto discutibili se non poco realistici), ma su confronti plurimi o pubblici con contraddittorio, e basato su fatti certi e ufficiali”.

Tutto il resto sarebbe retorica…o peggio inutile propaganda – conclude l’Associazione Pietraserena -. Ci auguriamo che qualche giornalista o qualche testata locale possa finalmente farsi carico di questo nobile intento. Da parte nostra, come sempre, la totale disponibilità a partecipare”.

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