Manuel Cavanna era da sempre appassionato di meccanica anche se aveva frequentato l’alberghiero

Aveva solo 23 anni Manuel Cavanna ed abitava a Le Chianacce, nel comune di Cortona. Era da sempre appassionato di meccanica ed è descritto come un bravissimo meccanico. Dopo le scuole medie a Ponteggio del Loto aveva frequentato l’istituto alberghiero. Conclusa la scuola aveva subito trovato lavoro in una ditta di Montepulciano. Stava lavorando ad una riparazione di un rimorchio nell’azienda Elle Emme che produce box per cavalli, quando un tubolare in ferro è scivolato e l’ha colpito al petto. Uccidendolo.

Era appassionato di pesca e di motocross ed aveva molti amici nel suo paese. Lascia il babbo Francesco, la mamma Katia e una sorella Chiara, appena più grande di lui, che si era sposata da poco e gli aveva dato un nipotino. 

Il cordoglio del cardinale Lojudice

Anche il cardinale Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza ha espresso il suo cordoglio per la morte di Manuel Cavanna.

“Desidero rivolgere, con profondo dolore, il mio sincero cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia e ai cari della giovane vittima. E’ una tragedia enorme che ci deve fare riflettere sulla necessità di porre fine alle morti sul lavoro”.

“Papa Francesco – aggiunge il card. Lojudice – su questo tema è stato chiaro. ‘La sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo: ci accorgiamo della sua importanza solo quando viene tragicamente a mancare, ed è sempre troppo tardi‘”. 

Il comunicato della Cisl

Ancora morte sul lavoro. Non possiamo più tollerare questo scempio. Come Cisl di Siena e come Fim Cisl Toscana esprimiamo piena solidarietà alla famiglia del giovane lavoratore originario di Cortona deceduto sul lavoro. Non possiamo più accettare questa scia di sangue con l’auspicio che quanto prima posa essere chiarita la dinamica dell’incidente e le eventuali responsabilità.

Purtroppo, il tragico evento di oggi ha disatteso nuovamente tutti i buoni propositi di questi giorni che, come Cisl, stavamo portando avanti. La sicurezza nei luoghi di lavoro è la priorità del sindacato e deve diventarlo anche per il Paese. Da tempo diciamo che questa è diventata una vera e propria emergenza nazionale e non più rimandabile. Si lavora per vivere non per morire. Indignarsi non basta. Dobbiamo fermare questa carneficina. Per questo la Cisl si è mobilitata in queste settimane in tutti i luoghi di lavoro e nei territori con tante iniziative nelle regioni da Nord a Sud, una marcia della responsabilità funzionale ad incontrare lavoratori, cittadini, istituzioni locali, sistema delle imprese. Occorre una strategia nazionale di contrasto ai tanti infortuni e alle malattie professionali. Costruendo un grande patto tra il governo, il sistema delle imprese, le organizzazioni sindacali, le regioni. La Cisl di Siena nella persona del Segretario Generale Riccardo Pucci e del Segretario Fim Cisl Giuseppe Cesarano esprimono cordoglio alle famiglie. Ci adopereremo nei prossimi giorni per sollecitare le istituzioni locali e nazionali per fare in modo che tragedie di questo tipo non accadono più”.

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