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Circa cinquecento persone sfilano per le strade della città, è sciopero per difendere lo stabilimento Whirlpool di Viale Toselli

Pochi giorni prima del verdetto definito di Whirlpool, atteso per il giorno 21 ottobre 2022, quando l’azienda riceverà il resoconto del terzo trimestre 2022, a Siena scendono in piazza circa 500 persone per lanciare un forte messaggio alla multinazionale. Dopo aver disertato il tavolo convocato dal Ministero dello sviluppo economico (Mise) infatti, Whirlpool non ha dato certezze ai lavoratori dello stabilimento di Viale Toselli, che dopo anni hanno deciso di tornare a scioperare al grido di “la gente come noi non molla mai”.

Oltre al sindaco De Mossi, presente anche la Regione Toscana e le sigle sindacali. ”Abbiamo lavorato con le strutture tecniche del Mise per mantenere alta l’attenzione e per chiedere che questa vertenza venga immediatamente posta sul tavolo del governo che si va formando.- Così Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali del presidente Giani, che aggiunge – penso che sia arrivato il momento anche per il governo di giocare un ruolo un po’ più incisivo”.   

Presente appunto anche il neoparlamentare senese Francesco Michelotti (FdI), che assicura che:” Ciascuno deve fare la sua parte, io mi impegnerò a fare la mia. Non appena il governo si sarà insediato cercheremo di capire qual è l’interlocutore e chiederemo con forza che venga riaperto questo tavolo”. Tavolo a cui la multinazionale sembra proprio voler sfuggire: “Un atteggiamento sconfortante e improprio quello di Whirlpool perché Siena ha dato tanto all’azienda. Per quanto ci riguarda un atteggiamento anche irritante, quindi combatteremo fino ad arrivare anche alla programmazione dello sciopero – incalza Riccardo Pucci, segretario della Cisl a Siena.

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Per Fabio Pacciani, candidato sindaco del Polo Civico: “Sembra che non ci sia, da parte di Whirlpool, una volontà di collaborare e cercare una gestione del tema, per cui l’auspicio è che ci possa essere una vendita a realtà industriali in grado di mantenere questo o altri tipi di produzione all’interno della nostra realtà”. Invece Fabio Seggiani, segretario Cgil Siena, riporta la discussione ad un livello di sistema: “La vera battaglia è quella di regolare il rapporto con le multinazionali, perché questo non è il modo in cui si possa investire in questo Paese, se poi si lasciano le macerie”.

Anche secondo i lavoratori dello stabilimento senese la questione è complessa e difficilmente si riuscirà a risolverla localmente: “Dobbiamo metterci in testa che alla Whirpool fanno industria ma fanno anche molta finanza. In una situazione di flessione delle borse, soprattutto in Europa con la guerra e l’aumento energetico, Whirlpool ha annunziato agli azionisti la necessità di una ristrutturazione dell’area Enea. Sono stati aperti mille scenari, ma la cosa che salta all’occhio è che non è stata esclusa né la vendita né lo ‘spezzatino’ dell’azienda”.

Le interviste a Fabio Seggiani, Riccardo Pucci e i lavoratori dello stabilimento di Viale Toselli.

Le interviste a Francesco Michelotti e Fabio Pacciani.

Le interviste a Valerio Fabiani e Stefano Scaramelli.

Eleonora Rosi
Sono una giovane studentessa della facoltà magistrale di Lettere, maremmana di nascita, ho lasciato l'Argentario da quattro anni per vivere e studiare a Siena. Mi interesso di politica, ambiente e attualità, con il proposito di capire e raccontare la cronaca di un territorio tanto antico e ricco di storia quanto vivo e vitale come quello senese.

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