E’ la tecnologia del teleriscaldamento che nasce dalla geotermia che fa risparmiare le famiglie di Radicondoli. Si pensa già alla costruzione anche del secondo lotto
Il sindaco Francesco Guarguaglini: “Siamo una comunità che usa la geotermia in modo positivo, per aiutare le famiglie e le imprese, che abbatte i costi del riscaldamento con il teleriscaldamento. In questi giorni ne hanno parlato media nazionali importanti che ringrazio. E da domani andremo a presentare ai cittadini i lavori del lotto 2, che sta per partire”.
Una soluzione per la crisi energetica dunque? Pare proprio di sì. L’amministrazione di Radicondoli ha valorizzato da tempo le opportunità derivate dalla geotermia cercando di fare economia per il proprio territorio. Una scelta che sembra assolutamente premiante in un contesto dove la guerra per l’energia è il tema all’ordine del giorno.
“La geotermia – continua Guarguaglini – ci dà delle opportunità che noi cerchiamo di trasformare in vantaggi per le persone: il teleriscaldamento è uno di questi. Soprattutto ora, in questa fase di grande crisi energetica. Qui, in questo territorio, si può utilizzare una risorsa per riscaldare le case il cui costo è fortemente minore rispetto al dato nazionale ed è indipendente dalle logiche del mercato del gas. Ad oggi abbiamo 140 utenze e arriveremo a 400. Il grande progetto che porterà il calore della geotermia anche nella grande maggioranza delle case di Radicondoli e Belforte, e che va a completare il lotto 1, è realtà Per tutti i cittadini a cui non potremo dare delle risposte con il teleriscaldamento, e a cui ad oggi non possiamo offrire questa opportunità, ci sono già i bandi per il rimborso dell’energia e del riscaldamento e stiamo già lavorando al prossimo bando”.
Complessivamente il teleriscaldamento è un investimento che ha previsto circa 7milioni di euro per il primo lotto e circa due milioni per ciascuno dei lotti che devono essere svolti. Quindi un totale di circa 11 milioni di euro. Un investimento a carico del Comune di Radicondoli, che ha sostenibilità economica gestionale, che noi possiamo realizzare grazie alla geotermia, a cui noi continuiamo a dire sì, ma solo nelle zone previste dal piano strutturale, solo nelle zone vocate.