La cerimonia si è svolta al Teatro dei Rinnovati e ha visto numerose premiazioni e riconoscimenti

La Polizia di Stato celebra oggi i 171 anni dalla Fondazione. Questa mattina, alle 9.30 circa sono stati resi gli onori ai Caduti con la deposizione di una corona di alloro del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, da parte del Questore Pietro Milone e alla presenza del prefetto Matilde Pirrera.

A seguire si è tenuta la cerimonia presso il Teatro dei Rinnovati in occasione della quale sono stati consegnati riconoscimenti per meriti di servizio e medaglie di commiato al personale in quiescenza, oltre ad omaggi alle Scuole che hanno partecipato al progetto di educazione alla legalità della Questura di Siena #cresciconsapevole. Premiati, inoltre, anche i due poliziotti più anziani della provincia di Siena, entrambi 99enni ed ex appartenenti alla Polizia Stradale, l’ ispettore Umberto Leo e l’ Appuntato Giuseppe Borracino.

“Era importante far vedere che abbiamo dei ragazzi che crescono bene – ha affermato il Questore Milone -. Ho cercato di declinare il nostro esserci sempre in una maggiore interazione con i cittadini e per fare questo siamo andati nelle scuole e abbiamo parlato con i ragazzi che hanno prodotto degli ottimi elaborati. È una soddisfazione vedere questa risposta. Ci siamo anche mossi sul piano della prevenzione su vari campi, come quello della violenza di genere. Abbiamo anche risolto numerosi casi in poche ore come il disvelamento di una baby gang al femminile e di una centrale di droga che portava sostanze stupefacenti in tutta la provincia. Come ho detto ai ragazzi delle scuole, per fortuna non ho dipendenze da fumo o alcol, ma solo dalla libertà. Dobbiamo sempre cercare di essere liberi e di non avere dipendenze. Abbiamo gettato le basi, stiamo raccogliendo i frutti”.

Anche la sicurezza nel calcio tra le priorità del Questore: “Abbiamo emesso 25 daspo. Agiamo a tutto tondo, anche nelle tifoserie delle squadre di provincia. Un esempio è Sarteano Chiusi dove sono stati emessi 15 daspo che spero che possano servire per far capire che il calcio non è violenza, ma un evento a cui assistere in modo pacifico”.

Alessandro Gonnelli

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