Fodé Sylla ai tempi del Ravenna (stagione 2021/2022)

Arriva dal Città di Castello, dove ha segnato 5 gol. Pinto, nel frattempo, potrebbe finire nel Lazio

Pian piano comincia a concretizzarsi la Pianese che verrà. Dopo le prime riconferme – capitan Francesco Gagliardi, il metronomo Luca Simeoni, l’attaccante Daniel Kouko e il difensore Matteo Polidori – e altrettante partenze – l’estroso Damiano Rinaldini e l’uomo ovunque Simone Marino su tutti -, il ds Francesco Cangi ha piazzato il primo colpo. Fodé Sylla è un’ala sinistra che non potrà non far rimpiangere il Mago da 14 gol e 12 assist stagionali ma che, se messo nelle giuste condizioni, potrà essere un ottimo gregario. Non certo il nome che può far impazzire la piazza – e questo è palese – ma comunque un giocatore perfetto per il 3-4-3 del nuovo allenatore Fabio Prosperi.

Il senegalese, tra l’altro, ha già 115 presenze in Serie D condite da 18 gol. Si è fatto vedere al grande pubblico nel 2018/2019 quando, appena maggiorenne, mise a referto 11 gol con la maglia del Lama, in Eccellenza umbra. Da lì poi il grande salto nel Bastia dove, però, la stagione non fu di certo indimenticabile. Con lo Sporting Trestina, dall’agosto 2021, fu autore di 8 reti; i passaggi successivi a Pistoiese, Ravenna e Follonica Gavorrano non sono stati certo dei più prolifici (due soli centri) mentre qualcosa in più si è visto a Città di Castello l’anno scorso, dove è stato il vice capocannoniere stagionale con cinque marcature. Un acquisto di relativa prospettiva visto che non è più una quota – è un 2000, ma in interregionale saranno obbligatori un 2003, due 2004 e un 2005 – ma che può, sia per tecnica che per caratteristiche fisiche, ripercorrere le orme di Daniel Kouko, l’insostituibile puntero che sotto la guida di Vitaliano Bonuccelli ha fatto vedere grandi cose. Per quel che riguarda le cessioni, invece, Antonio Pinto – arrivato l’estate scorsa dalla Virtus Verona – potrebbe finire nel Lazio, e più precisamente al Trastevere o al Roma City, entrambe nel girone G. Le sorprese, però, non finiranno qui.

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