Maurizio Sani, presidente della Pianese (foto di Filippo Lorenzetti)

La società amiatina vuole tornare tra i professionisti a quattro anni di distanza dalla prima (e ultima) volta

La Pianese vuole iscriversi alla prossima Serie C. La notizia era già nell’aria da diverse settimane ma soltanto in serata è stata ufficializzata l’intenzione, da parte del Presidente Maurizio Sani, di fare domanda di ripescaggio. Nella terza serie che verrà, infatti, il Pordenone ha rinunciato a iscriversi, chiedendo di poter ripartire dalla Serie D mentre il Siena, pur avendo presentato la domanda, potrebbe essere esclusa per incompletezza della stessa. È qui che interviene, quindi, il regolamento della FIGC: in caso di non-iscrizione (vedi il Pordenone) a beneficiarne sarà una squadra appena retrocessa da quella categoria, con il Mantova prima in graduatoria. Al contrario, in caso di esclusione (vedi il Siena), l’alternanza sarebbe la seguente: squadra B di un club di A, squadra vincitrice dei playoff di D, squadra retrocessa.

In pole position, per il posto tra i professionisti, dovrebbe esserci l’Atalanta, che ha seriamente intenzione di iscrivere la sua nuova squadra B al campionato. Se così non fosse, ad essere premiata sarebbe una delle squadre vincenti del post season semi-dilettantistico: la Pianese, in questa particolare classifica, dovrebbe essere al quarto posto dietro ad Alcione Milano, Nardò e Vado, ma trova una graduatoria dettagliata e ufficiale è pressoché impossibile. In ogni caso, la dirigenza bianconera ha già rotto gli indugi con un comunicato pubblicato a mezzo social: “Stiamo preparando da diverso tempo tutta la documentazione necessaria per la serie C consapevoli che un quadro più preciso si potrà avere dopo il 30 di giugno con le decisioni del Covisoc. Incrociamo le dita e speriamo di poter vedere giocare la Pianese nello stadio comunale di fronte al proprio pubblico”. Nell’eventualità del caso, infatti, a differenza di qualche anno fa, gli amiatini giocherebbero le partite in casa al Comunale di Piancastagnaio e non più a Grosseto, dove erano stati costretti ad emigrare poiché il proprio stadio non era a norma per la categoria.

Che poi, nella prima e ultima Serie C (quella del 2019/2020) la Pianese non si era comportata nemmeno troppo male: fino al 10 novembre, quando erano già passate 14 giornate, le Zebrette si trovavano in piena zona salvezza con 17 punti all’attivo, frutto di 4 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte. Da quel momento fino allo stop dei campionati causa pandemia, avvenuto a fine febbraio, la squadra dell’allora tecnico Marco Masi (da poco ufficializzato al Follonica Gavorrano) aveva inanellato una serie di risultati negativi che l’avevano portata ai playout, pareggiati poi malamente contro la Pergolettese (0-0 all’andata e 3-3 al ritorno, dopo essere stati in vantaggio per 3-1). L’inesperienza, i problemi legati al Covid e l’obbligo di giocare perennemente in trasferta invece che tra le mura amiche, la prossima stagione, saranno definitivamente archiviati: il club amiatino avrebbe, quindi, la possibilità di redimersi. E per la provincia di Siena, visto quanto sta succedendo alla Robur, sarebbe davvero un lusso avere una compagine a rappresentarla.

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