“Il Pd non vuole votare la nostra legge? Non lo deve spiegare a noi o a mezzo stampa, lo deve spiegare ai Sindaci della Toscana, alle imprese e ai cittadini”

La semplificazione urbanistica e il superamento della Legge Marson erano nel programma elettorale con il quale ci siamo presentati alle elezioni regionali. Forse Zambito non ha letto con attenzione la nostra proposta di legge, a differenza di quanto invece hanno fatto i sindaci della Toscana che ci hanno scritto e chiamato manifestando interesse e apprezzamento, chiedendo l’approvazione di questa riforma”. A dirlo i Consiglieri regionali di Italia Viva Stefano Scaramelli e Maurizio Sguanci con l’attuale assessore del Comune di Firenze, già Consigliere regionale di Italia Viva, Titta Meucci, in merito alle dichiarazioni di Ylenia Zambito del Pd Toscana.

L’attuale doppio livello di programmazione urbanistica crea immobilismo, costi eccessivi e burocrazia inutile, fine a stessa – spiegano Meucci, Scaramelli e Sguanci -. È già stato superato dai fatti e dalla storia: ne è esempio l’Emilia Romagna, regione guidata da un esponente non di Italia Viva ma del Partito Democratico come Bonaccini.
Stiamo parlando della possibilità di avere opere pubbliche comunali nuove e più veloci da realizzare; di cartografie regionali a disposizione dei Comuni per uniformare i quadri conoscitivi; di dimezzare i tempi di realizzazione per uno strumento urbanistico comunale e favorire sviluppo e crescita responsabile. Questa proposta di legge non impone obblighi ma offre alternative, introduce uno strumento di semplificazione di cui, nell’ambito della propria autonomia, i Comuni possono scegliere di avvalersi”.

Sull’iter legislativo aggiungono: “Noi andremo avanti con questa legge perché lo chiedono i Comuni, le aziende, i lavoratori. Forse la discussione dovrebbe riguardare il fatto di estendere queste previsioni anche ai Comuni sopra i 10mila abitanti e non solo sotto, come prevede la prima stesura che abbiamo depositato 3 mesi fa. La Regione deve riuscire a garantire sviluppo, servizi, cura del patrimonio pubblico e possibilità di coniugare vita e lavoro. Il PD non vuole votare questa legge? Non lo deve spiegare a noi o a mezzo nota stampa, lo deve spiegare ai Sindaci della Toscana, alle imprese e ai cittadini che pongono fiducia in questa riforma”.

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