L’avvocato Michele Bellandi: “Non c’erano elementi per una previsione di condanna per il mio assistito”

“Il mio cliente è stato prosciolto da tutte le accuse”. E’ questo il commento dell’avvocato Michele Bellandi dopo che nella giornata di oggi il suo assistito Andrea Bellandi è stato prosciolto nell’ambito dell’inchiesta Hidden Partner. “Il Gup ha ritenuto che non c’erano elementi per una ragionevole previsione di condanna – spiega l’avvocato -. Vuol dire che non ci sono elementi tali da ritenere Andrea Bellandi riconducibile a queste vicende. Siamo riusciti a dimostrare la sua estraneità da tutte le imputazioni. Considerando che nel fascicolo del Pm c’erano tante pagine di atti d’indagine, è un risultato importante. La cessione della birreria di Piazza del Campo è avvenuta in maniera limpida e lecita“.

Michele Bellandi ha lavorato all’inchiesta Hidden Partner insieme all’avvocato Vincenzo Di Benedetto: “Questi sono stati eventi che hanno avuto un grande impatto mediatico – spiega Michele Bellandi -. Essere riusciti già durante le indagini preliminari a dare prova della sua condotta irreprensibile, è un bel risultato. Nelle indagini erano stati richiesti nei suoi confronti gli arresti domiciliari e il reato di associazione a delinquere. Io e il mio collega siamo stati bravi a riuscire sbrigliare questo quadro così pesante. Già in fase d’indagine molte accuse erano cadute. Oggi, all’udienza preliminare, l’imputazione era solo per una questione d’infedeltà patrimoniale, ma è caduta anche questa. Andrea Bellandi ne esce pulito”.

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