In uscita in primavera “Basta che torni” il libro dell’attore senese dedicato al padre scomparso

E’ un momento importante quello che sta vivendo, dal punto di vista professionale, in questo periodo l’attore Francesco Arca, classe ’79, senese e civettino; lo racconta in una lunga intervista su Vanity Fair a firma di Nina Verdelli.

Nato a Siena, inizia la sua carriera artistica nei primi anni 2000 diventa noto al grande pubblico nelle vesti di tronista nel programma “Uomini e Donne” di Maria de Filippi, in seguito inizia la sua carriera da attore televisivo e cinematografico, prendendo parte ad alcune delle fiction più amate delle reti nazionali e recitando anche per Ferzan Özpetek nel film Allacciate le cinture.

Attualmente è impegnato sia nelle riprese di una serie tv “Quattro stelle” in Spagna che con la messa in onda dello show in prima serata su Rai Uno condotto da Virginia Raffaele “Colpo di luna” dove è uno degli ospiti fissi insieme ad altre celebrità del calibro di Carlo Conti e Gigi D’Alessio.

Una chiamata quella televisiva, racconta, che non si aspettava e in cui si sta misurando nelle vesti di conduttore.

Arca ripercorre la sua vita professionale, ricordando come da adolescente non avesse mai sognato il cinema, il suo desiderio era quello di ripercorrere le orme del padre, mancato prematuramente, nell’esercito. Sfumata la carriera militare, nonostante l’ammissione all’Accademia di Modena, si iscrisse all’Università della nostra città non arrivando poi al conseguimento della laurea perché nel frattempo grazie alla relazione con l’attrice Laura Chiatti aveva iniziato a frequentare il mondo del cinema innamorandosene e decidendo di provare la strada di attore. Arca si sofferma ricordando gli inizi non semplici, le critiche subito al tempo, il tanto studio per migliorarsi. Adesso è legato a Irene Capuano, dalla quale ha avuto due figli, Maria Sole e Brando Maria.

Ma la vera notizia che emerge dall’intervista sul popolare settimanale è che in primavera uscirà il primo libro di cui è autore Francesco Arca “Basta che torni” incentrato sulla figura del padre Silvano.

L’attore senese si sofferma a lungo su questo argomento, spiegando come per lui la scrittura sia stata una vera e propria terapia. Passato ormai del tempo dalla scomparsa del padre, avvenuta quando Francesco aveva solo sedici anni, ha avvertito la necessità di ritornare a vivere attraverso la stesura del libro i momenti più belli ma anche quelli più dolorosi legati al padre, compreso quello della sua morte durante una battuta di caccia in circostanze poco chiare, un fatto di cronaca che al tempo scosse la città. Una vicenda, come dichiara Arca, ancora avvolta da molti misteri e molto fumosa.

Nonostante il successo Francesco Arca è legatissimo alla sua città, agli amici senesi e alla sua contrada.

Dal profilo Facebook di Francesco Arca
Dal profilo Facebook di Francesco Arca

Eleonora Mainò
Nata sotto il segno dei pesci. Narratrice di storie di polvere e provincia e uomini di cavalli. "L'aria del paradiso è quella che soffia tra le orecchie di un cavallo" ( proverbio arabo)

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